
Pretendeva di intascare lei i soldi, o almeno una parte, della causa civile nella quale aveva testimoniato. Una teste, che a dire il vero, non era stata neanche così preziosa, perché nel corso del procedimento per un incidente stradale, la controparte si era assunta la responsabilità dell’errore e aveva così liquidato tramite l’assicurazione la sua vittima.
La teste, però, che aveva assistito all’episodio, aveva iniziato a perseguitare la vittima dell’incidente, pretendendo la metà del risarcimento ottenuto dall’assicurazione.
Non una richiesta di cortesia, né passeggera, considerando che l’incidente si era verificato nel 2019 e che fino a meno di un mese fa, la donna, insieme al marito, aveva continuato a chiedere i soldi, fino a picchiare la povera vittima.
La vicenda è venuta alla luce grazie alle indagini della polizia di Sulmona, chiamata a sedare una lite in corso nel giorno di Pasqua. Arrivati sul posto gli agenti avevano trovato la vittima tumefatta e con ferite alla testa e alla nuca, ma, nonostante si capisse chi era stato, si erano imbattuti in un muro di omertà dei presenti.
Grazie alle indagini, così, si è scoperta l’assurda storia che c’era dietro e per la quale, ora, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona ha emesso un divieto di avvicinamento dei due coniugi alla persona offesa.
I due coniugi sono stati inoltre denunciati per tentata estorsione e lesioni aggravate, con il chiaro avvertimento che se si avvicineranno di nuovo al loro presunto, anzi immaginario, creditore, finiranno direttamente agli arresti.
Indicate nome o cognome di questi personaggi ….anche se ci basta solo il cognome per capire !
Più forze di polizia per far rispettare le leggi e l’ordine in questa cittadina !
Il nome lo fanno solo per i poveri cristi.questi sono intoccabili