Progetti e incognite sui quattro interventi della soprintendenza

Sono quattro gli interventi che la soprintendenza si appresta a fare su altrettanti monumenti cittadini: un progetto in piedi ormai da anni che potrebbe vedere la luce in parte in estate e in parte in autunno. Su due cantieri, in particolare, già esiste il progetto esecutivo per cui si dovrà ora procedere alla gara d’appalto, con l’obiettivo di avviare le opere in estate. Si tratta nello specifico del consolidamento e restauro di Porta Napoli e di quello della chiesa di Santa Caterina, oggi inagibile dopo il terremoto del 2009 che provocò il distacco di un pezzo della struttura. I fondi messi dalla soprintendenza si aggirano intorno ai 400mila euro per la prima e agli 800mila euro per la seconda. Per Porta Napoli, oltre al restauro, è previsto il rifacimento della pavimentazione e una nuova modalità di fruizione, che cioè trasformi la Porta in una porta e non in un ostacolo da aggirare. Insomma l’idea è che il passaggio pedonale sia dirottato sotto l’arco.

Più complessa la situazione per gli altri due interventi, ovvero sulla Rotonda di San Francesco e sull’acquedotto medievale. Per quest’ultimo, per il quale la somma a disposizione è di 400mila euro, saranno eseguiti nei prossimi giorni dei sondaggi sulle fondamenta per capire in che modo intervenire per metterlo in sicurezza. Lo sventramento di alcune palazzine negli anni Cinquanta e Sessanta che ebbero il merito (e il coraggio) di ridisegnare la piazza, hanno infatti minato la tenuta sismica della struttura che alle palazzine si appoggiava. La soprintendenza sta studiando diverse ipotesi, ma un progetto vero e proprio non ancora esiste.

 Ancora più problematico l’intervento sulla Rotonda di San Francesco dove la soprintendenza (con un budget di 600mila euro) ha in animo di consolidare le murature e intervenire sull’abside e la parte alta (per intendersi non verranno toccate le scale che sono di competenza comunale). Qui il problema è rappresentato soprattutto dalla presenza nella parte bassa di attività private (negozi, bar e gelaterie) che dovranno in qualche modo chiudere per un periodo presumibilmente lungo. Per questo, nonostante si sia in una fase avanzata della progettazione, è difficile prevedere i tempi di realizzazione, anche se le carte, almeno quelle, così come per l’acquedotto, dovrebbe essere pronte per il prossimo autunno.

Il punto della situazione è stato fatto ieri in una riunione al Comune di Sulmona.

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