
Dagli impegni al reclutamento: il Distretto Italico, la fabbrica di idrogeno verde cioè che sarà realizzata a Corfinio, ha messo in moto la sua macchina organizzativa che, al momento, consiste soprattutto nel reperire maestranze e risorse umane per poter portare a compimento l’ambizioso progetto.
Oggi a Corfinio i responsabili del progetto, accompagnati dall’agenzia Abrex, hanno incontrato i sindaci dei Comuni interessati (oltre Corfinio, anche Raiano e Prezza), al fine di pianificare la fase di formazione del personale che da qui a qualche mese dovrà cominciare a lavorare sul progetto.
La stessa azienda australiana, la Ige, pagherà i corsi agli aspiranti lavoratori finalizzati all’erogazione della formazione per l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, l’aggiornamento, la qualificazione e la riqualificazione professionale, attraverso diverse tipologie formative finalizzate a offrire, con tempestività, lavoratori preparati e professionali. Corsi che prenderanno il via a settembre e per i quali oggi l’azienda ha incontrato i sindaci al fine di reperire aule e spazi dove tenerli, ma anche per attivare la mediazione sul territorio per far rispondere alla chiamata persone con profili adatti.
In questa prima fase si formeranno in particolare installatori e manutentori di impianti per produzione di energia da fonti rinnovabili, elettricisti, idraulici, addetti alla produzione agroindustriale di canapa.
Corsi rivolti nello specifico a persone che risultino essere disoccupati o inoccupati, in età lavorativa, percettori di Naspi (o reddito di cittadinanza), cassa integrati a zero ore, ma anche a chi possiede una partita Iva non movimentata. A questi possono aggiungersi studenti universitari o che frequentano corsi privati.
In tutto 200 ore di lezioni con successivo tirocinio, da tenere in classi da 12/15 persone, al fine di preparare la forza lavoro del territorio a questa nuova sfida che, come da premesse del progetto, occuperà stabilmente oltre cento addetti.
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