Promossi e bocciati: la difficile pagella post Covid. E oggi al via gli esami

Scende la sera e si accendono le stelle per illuminare speranze, progetti, e sogni di chi tra poche ore si appresterà a sostenere l’esame di maturità; tagliando un traguardo e, simultaneamente, aprendo le porte al mondo dei grandi dove la spensieratezza adolescenziale lascia spazio alla responsabilità dell’età adulta. Una notte mistica, fatta di attori, coppe e campioni. Già di per sé diversa dalle altre. Ancor di più oggi, con il Covid che ha pesantemente accompagnato gli studenti tra Dad e mascherine. Si spera che dopo questo anno da “ripetente” esso venga definitivamente bocciato, tenuto fuori dagli istituti permettendo ai ragazzi di tornare a vivere la scuola nel modo più normale possibile.

Della normalità scolastica fanno parte promozioni e bocciature. Se lo scorso anno la mano degli insegnanti fu più clemente nel mettere un brutto voto, quest’anno si è tornati a medie pre-pandemia per quanto concerne i rimandati e non ammessi. Nel Polo umanistico dell’istituto superiore Ovidio di Sulmona, si contano complessivamente 42 bocciati. Di questi 28 sono provenienti dal liceo “G.B. Vico”, 10 dal liceo Artistico “Mazara” e solo 4 dal liceo Classico “Ovidio”. Cifre nella media per un polo che conta 658 alunni. Nessun bocciato, invece, al liceo Scientifico “Fermi” dove 21 ragazzi hanno avuto il debito. Diversa la situazione per le altre scuole del polo Scientifico-Tecnologico. Sono 14 i bocciati tra ITIS “L. Da Vinci”, ITG”G. Morandi” e ITC “A. De Nino”; gli ultimi due ancora in sede a Pratola Peligna. Ancora più alto è il numero dei rimandati, 84, che hanno patito l’assenza delle attività laboratoriali sostituite dalle lezioni in Dad. Dell’intero polo scientifico, quindi, 105 ragazzi sono “rimandati a settembre su 675 frequentanti delle quattro scuole.

Nell’Alto Sangro, invece, tutti ammessi all’esame di maturità i 30 alunni dell’Istituto Alberghiero di Roccaraso. Dei 120 studenti dell’istituto in 5 non sono stati ammessi all’anno successivo, mentre 6 alunni rimangono con il giudizio sospeso. Dei 107 maturandi del “Patini-Liberatore” di Castel di Sangro, in 5 sono stati esclusi dalla prova finale.

Ai voti insufficienti si sono aggiunti anche fenomeni di dispersione scolastica. Non è raro, infatti, trovare casi in cui gli studenti non siano stati ammessi alla classe successiva per le assenze eccessive o per l’abbandono scolastico. Non è bastata la Dad per colmare le distanze tra scuola e studenti. Anzi, probabilmente è stato un ulteriore muro per alcuni ragazzi. Non bisogna dare per scontato che tutte le famiglie dispongano delle risorse necessarie per assicurare pc e tablet ai propri figli. La distanza digitale è una delle falle da tappare il prima possibile per l’universo scolastico, che anche quest’anno ha stretto i denti. Gli studenti hanno rinunciato alla libertà della ricreazione, alle gite d’istruzione e alle giornate insieme tra i banchi con risate e pianti che mai il tempo gli renderà. Hanno rinunciato all’attesa del toto-tracce che attanaglia l’animo di tutti i maturandi italiani. Tutto cancellato dal Covid. Ma non la notte prima degli esami. Quella è ancora loro.

Saranno in 575 a partire da oggi a sostenere l’esame in Centro Abruzzo: 251 al Polo scientifico, 190 al Polo umanistico e 134 in Alto Sangro. Un ultimo sprint e a luglio, ormai vaccinati, una nuova fase che si apre.

Valerio Di Fonso

2 Commenti su "Promossi e bocciati: la difficile pagella post Covid. E oggi al via gli esami"

  1. Lupus in fabula | 16 Giugno 2021 at 07:32 | Rispondi

    “ Non bisogna dare per scontato che tutte le famiglie dispongano delle risorse necessarie per assicurare pc e tablet ai propri figli.”
    Adesso cerchiamo di non esagerare…questi ragazzi sono pieni di ritrovati tecnologici (cellulari) di ultima generazione, computer e tablet decenti si comprano con meno di duecento euro e per la connessione internet bastano i Giga delle offerte dei vari operatori della telefonia mobile.
    È che hanno poca o nessuna voglia di studiare, sono demotivati in primis da un’offerta formativa non adeguata, e poi dalla mancanza di una prospettiva occupazionale.
    La scuola avrebbe bisogno di una profonda riforma, a cominciare dalla implementazione di seri percorsi formativi professionali e dalla scarsa preparazione tecnico-scientifica di buona parte del corpo insegnante.
    E poi cacciare a pedate nel sedere la politica e tutti i suoi sodali.

    • Ricordiamoci che lo Stato ha messo a disposizione un voucher di ben 500 euro (isee inferiore a 20000 euro) per l’acquisto di tablet/ notebook. Per non parlare poi del fatto che molte istituzioni scolastiche hanno dato in comodato d’uso dispositivi informatici a chi ne ha fatto richiesta!

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