Protesta contro il caro pasti, astensione al 10% dalla mense sulmonesi

Non una grande risposta quella data per la protesta contro i pasti troppi salati che, dal prossimo anno scolastico, i genitori degli studenti sulmonesi dovranno pagare per il servizio di refezione scolastica. Ad aderire alla manifestazione simbolica, riportando a casa i propri figli prima dell’ora di pranzo nelle scuole sulmonesi, è stato solo il 10% delle famiglie sulmonesi. Una media che viene fuori dai dati forniti dai due gestori del servizio mense scolastiche di Sulmona.

Per quanto riguarda l’EP, che gestisce il servizio di refezione della “Lombardo-Radice” e dell’Ovidio, il 15% di coloro che usufruiscono della mensa, nella giornata odierna, non hanno consumato il pasto. Appena il 6% di pasti in meno, invece, è stato elargito dalla Coselp, che gestisce le mense della scuola “Masciangioli” e della “Lola Di Stefano”.

Insomma, non proprio un’adesione convinta, nonostante i proclami dello scorso fine settimana fatti dai genitori che puntavano a lasciare deserte le mense.

I costi, aumentati fino a 6,03 euro a pasto per coloro che non godranno di esenzioni, potranno comunque essere rivisti in sede di gara d’appalto entro il prossimo 2 ottobre. L’aumento delle tariffe è dovuto da molteplici fattori. Anzitutto la richiesta di cibo biologico, non disponibile in zona e che quindi viene cercato lontano dai confini peligni. A ciò si aggiunge la distribuzione dei pasti su molteplici plessi scolastici, che porta all’aumento dei costi del personale. Altra lamentela, slegata dai prezzi, è quella relativa al menù, che però è indicato dalla Asl. Su quest’ultimo punto potrebbe intervenire il Comune dopo la proposta avanzata dai genitori degli studenti di una riunione straordinaria della Commissione Mensa.

5 Commenti su "Protesta contro il caro pasti, astensione al 10% dalla mense sulmonesi"

  1. Genitore incazzato | 28 Febbraio 2023 at 08:42 | Rispondi

    Ma la commissione mensa? Ora il covid è passato, sarebbe opportuno tornare al tradizionale!

  2. Genitore super arrabbiato | 28 Febbraio 2023 at 11:01 | Rispondi

    Io sono un genitore di un bambino che frequenta la 2 elementare e ieri non ho partecipato alla protesta, perché attendo risposte dal Comune,in merito ad un colloquio chiesto dal mio rappresentante d’istituto. Detto questo vorrei sapere: l’aumento già effettuato è anch’esso derivato dall’utilizzo di materie prime biologiche? Perché a quanto mi risulti non è così. I nostri figli mangiano da inizio anno scolastico sempre lo stesso cibo e per di più molte volte non è neanche appetitoso.

  3. Genitore super incazzato bis | 28 Febbraio 2023 at 11:17 | Rispondi

    A ) non far mangiare più i figli a scuola;
    B ) se è consentito portare la merenda dell’intervallo, perché non è consentito portare il pranzo da casa?!?
    C ) recupero ore pomeridiane, con apertura scuola al sabato.

    • Scuola Ovidio sezione con rientro pomeridiano o paghi anche se non mangi o vai a casa e ti mettono assenza….mia figlia paga senza toccare cibo da un anno!

  4. Ieri, io e i miei figli andammo a mangiare alla scuola sulmonese. Ebbene, il 10% della popolazione venne informata della manifestazione simbolica in cui era prevista la pagina web dei genitori. Questa risposta è poco convincente, perché i genitori degli studenti sulmonesi dovranno pagare per il servizio di refezione scolastica. In realtà, questa manifestazione è soltanto una parte della battaglia contro i pasti troppo salati. Vi invito a ricordare anche i nostri figli prima dell’ora di pranzo, in cui i genitori dovranno versare soldi per il servizio di ref

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