Prudenza in autostrada

La prima ad essere ascoltata oggi in commissione Trasporti e Infrastrutture sarà la sindaca di Carsoli Velia Nazzarro, portavoce ormai degli oltre cento primi cittadini che da anni presidiano la vicenda delle autostrade A24 e A25. Soprattutto quando si è trattato di bloccare l’aumento dei pedaggi, l’ultimo dei quali – quello proposto nel Pef di Sdp, poi bocciato – tanto impressionante quanto inaccettabile.

Il passaggio brusco dal gestore Starda dei Parchi, ovvero dal Gruppo Toto, all’Anas, in attesa della creazione della Newco che dovrà gestire l’infrastruttura, avvenuto con decreto giovedì scorso, è di quelli d’altronde che apre molti interrogativi.

Quelle arterie stradali, per l’Abruzzo rappresentano “vene” vitali, senza le quali la regione resterebbe isolata. E d’altronde lo dicono anche le carte ufficiali che quelle autostrade le hanno riconosciute come strategiche ai fini di protezione civile.

L’interesse prioritario, di tutti, è quello dunque di garantire che le autostrade abruzzesi diventino, più che restino, sicure, ovvero che sia garantito quel piano di manutenzione ordinario che, troppe volte rimandato e disatteso, contesta il ministero a Sdp, ha trasformato l’impresa in straordinaria.

Insieme alla sicurezza c’è poi il tema dei pedaggi: l’aumento prospettato da Toto a suo tempo, e che comunque rispondeva a calcoli di gestione, potrebbe incidere anche su una gestione statale. Tanto più che Toto, che ha già presentato ricorso contro l’estromissione dalla concessione*, ha presentato un conto per un risarcimento di 2,4 miliardi di euro, a fronte dei 500 milioni proposti dal ministero.

Per questo il pressing della politica si sta facendo stringente e domani i gruppi di Camera e Senato del Pd incontreranno i sindaci per dare e chiedere garanzie, addirittura mirando all’eliminazione del pedaggio per i pendolari e alla diminuzione dei costi attuali. Fermo restando la tenuta occupazionale.

Botte piena e moglie ubriaca.

Ma c’è un altro tema nella vertenza dell’A25, in particolare, che è quella del tracciato, che interessa un po’ meno “la massa” delle fasce tricolore e molto più quella ristretta della Valle Peligna e, soprattutto, dell’Alta Valle del Sagittario. Quando il commissario Maurizio Gentile lasciò la poltrona a dicembre scorso, in pancia c’erano due ipotesi per mettere in sicurezza il tracciato: quella cioè di abbattere e ricostruire, abbassandoli, i viadotti tra Cocullo e Sulmona-Pratola, oppure quella di cambiare il tracciato, spostando un po’ il casello di Pratola verso Popoli ed eliminando quello di Cocullo (per farlo diventare una bretella declassata). A dire il vero l’ipotesi di Toto era quella di eliminare anche Sulmona, bucando la montagna da Bussi alla Valle Subequana.

Non sappiamo quali progetti abbia Anas su questo punto, ma di certo la guardia dovrà restare alta, perché non ci sarà nessuno a coprire le spalle.

“Il passaggio dal privato alla Stato ci rassicura – commenta il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero – e già a dicembre avevo avuto un incontro con il commissario Gentile nel quale era parsa più credibile l’ipotesi di rifacimento degli attuali viadotti a quella del cambio tracciato. Il casello di Sulmona-Pratola dovrebbe in ogni caso essere al sicuro”.

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

*(aggiornamento)

Il Tar del Lazio ha accolto questa mattina la sospensiva richiesta da Strada dei Parchi ieri sera in via telematica, per bloccare la revoca anticipata in danno, cioè per inadempienze contrattuali, della concessione che era in scadenza a fine 2030. Decisione presa dal Consiglio dei ministri giovedì scorso e che ora, ritenendo i giudici evidente il pericolo del danno, è stata sostanzialmente congelata.

Il Gruppo Toto, con un documento di 94 pagine ha impugnato il decreto legge, il cui iter di conversione in legge inizierà la prossima settimana al Senato e nel quale dovrebbero essere inseriti dei sub-emendamenti per rispondere alle richieste della parti oggi in audizione. I legali hanno chiesto la sospensiva adducendo diversi profili di incostituzionalità facendo una proiezione anche economica di questa decisione.

7 Commenti su "Prudenza in autostrada"

  1. Speriamo che questi signori non contribuiscano con le loro sceneggiate a far dismettere anche l’autostrada.

  2. Luigi Gagliardi | 12 Luglio 2022 at 08:03 | Rispondi

    Si inizia a sentire il profumo di elezioni nazionali 😉

  3. Con A24 e A25 declassato avranno mano libera per costruire la nuova autostrada tagliando fuori Sulmona e comprensorio.

    • Si? Di grazia dove dovrebbe passare per Roma? Ma lo sapete che da tagliacozzo a castel madama ci sono il triplo dei ponti con altezze di quasi 100 mt?

  4. Paolo D ASCENZO | 13 Luglio 2022 at 07:30 | Rispondi

    Io personalmente ho sempre avuto fiducia nel Gruppo Toto invece da quando al governo nazionale ci sono questi CODARDI dei FIVE STARS non ho PIÙ ALCUN SOLLIEVO😡😡😡😡😡😡

  5. Credo che questo gran pasticcio ricadrà sulle tasche dei contribuenti. Toto fa gli interessi propri! Una cosa è certa che l’Abruzzo tra disagi ed aumenti di pedaggio con il caro carburante è tagliato fuori. Questo influenzerà anche il PIL regionale. Politici fate meno chiacchiere ma più fatti!

  6. Mi chiamo Antonio | 13 Luglio 2022 at 22:13 | Rispondi

    Articolo del Sole 24 Ore del 21 Maggio 2022 a firma di Marco Morino:
    https://www.ilsole24ore.com/art/autostrade-a24-e-a25-rischio-toto-recede-concessioni-AE9ilDaB
    Questo gruppo prima chiede “ il recesso e la cessazione anticipata della concessione “… e poi ne impugna il provvedimento relativo… in pratica “ bussa a danari” … e a pagare saremo noi, poveri fessi, contribuenti…
    Capita l’antifona del diniego al grande “ buco”,Bussi-Valle subequana-Marsica, l’ha buttata in caciara… 500 milioni di euro sono pochi per lasciare… ne chiede 5 volte tanto…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*