Pubblico negli stadi, Marsilio pronto a “disobbedire”

E’ una “disobbedienza civile” quella che si appresta a fare la Regione Abruzzo contro la decisione del governo di permettere la presenza di pubblico negli stadi fino al 7 ottobre solo per le squadre di serie A, con numero limitato a mille spettatori. Il presidente Marco Marsilio, infatti, al termine del confronto avuto questa sera con i ministri Boccia, Speranza e Spadafora, e con gli altri presidenti di Regione, ha annunciato che già lunedì riunirà la sua giunta “per assumere una decisione sull’Ordinanza che, nel frattempo, gli uffici competenti stanno predisponendo sull’onda delle due Ordinanze già adottate per consentire la presenza del pubblico durante il ritiro del Napoli. Un esperimento – il primo in Italia e tra i primi in Europa – che a distanza di 2-3 settimane – commenta Marsilio – possiamo considerare perfettamente riuscito anche sotto il profilo sanitario, non essendosi registrati casi di contagio riconducibili all’evento. Francamente, non c’è una ragione per cui dovremmo attendere gli ‘esperimenti’ delle società di serie A delle altre Regioni per decidere se andare avanti o no”.
Secondo il presidente Marsilio il governo è stato sordo nei confronti di quelle realtà sportive minori che maggiormente avrebbero bisogno di introiti: “Rimandare le decisioni al confronto durante la prossima settimana – aggiunge -, significa di fatto non aprire i cancelli degli stadi di serie B e C, perché non ci sarebbero i tempi tecnici per permettere alle società di programmare e organizzare”.

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