Puzza a Noce Mattei, si rompe l’idillio tra comitato e amministrazione

Tornano gli odori nauseabondi a Noce Mattei secondo il comitato Morrone, quello che dalle frazioni si è costituito contro la discarica, e si aggravano, sempre secondo i residenti, le condizioni ambientali della zona; con la concentrazione di tetratacloroetilene presente nelle falde acquifere secondo un rilievo della Ecogest fatto ad ottobre scorso, lì dove, in corrispondenza proprio della discarica, era stato già verificato il superamento del parametro di dicloroetilene.

Così come, denuncia il comitato, peggiorano le condizioni sulla viabilità di via Cappuccini; senza che siano stati messi in atto interventi compensativi come previsto dalla legge. Quanto basta per spingere i cittadini a presentare un nuovo esposto al prefetto, al sindaco e agli organi di vigilanza, affinché venga fatta luce sulla provenienza e la qualità della merce trasportata dai grossi camion che attraversano la frazione.

La puzza nella zona Marane è tornata, dicono i residenti, nonostante l’intervento sull’impianto Tmb e per fermare le perdite al biofiltro che a suo tempo erano considerate come causa delle esalazioni.

“Tutto questo senza che l’attuale amministrazione abbia preso alcuna iniziativa per contrastare questo grave stato di cose – scrive il comitato – a distanza di sette mesi dalle elezioni che l’ha vista vincere anche grazie alle promesse di riformare l’intero ciclo di trattamento dei rifiuti”.

“A fronte del peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini la nuova amministrazione comunale non si distingue per capacità di incidere per una soluzione del problema – continua il comunicato -. In totale spregio dei gravi problemi ambientali e di salute dei cittadini si limitano ad affrontare l’affare Cogesa come un semplice problema di gestione di potere di gestione di un qualsiasi altro Ente sovraccomunale da spartirsi. Peccato che prima delle elezioni sono state fatte tante promesse e spese tante parole da parte dei nuovi entrati tanto che s’era aperta una speranza che, superata la vecchia gestione, si sarebbe potuto finalmente parlare di risanamento ambientale, di sostenibilità del processo di trattamento dei rifiuti, di riciclo, di ripristino della legalità”.