Sulle mammografie, altro tassello toccato dalla Cgil, “le lungaggini non dipendono dall’organizzazione della radiologia- spiega ancora Tordera- bensì dalle prenotazioni inoltrate con un anno di anticipo dagli utenti nell’ottica dei controlli periodici da compiere. Queste richieste, avanzate quest’anno per il 2018, vanno ovviamente a riempire con larghissimo anticipo le caselle delle prenotazioni: si tratta quindi di un’attesa non reale che prescinde dall’efficienza del servizio. Detto ciò all’ospedale di Castel di Sangro, a meno di 50 km da Sulmona, per la mammografia non ci sono attese: l’esame si fa lo stesso giorno in cui si ci presenta in ospedale”.
Nell’ospedale di Sulmona, ricorda il manager, nel reparto di radiologia sono stati fatti passi da gigante con “lo screening mammografico- prosegue- si compiono circa 250 esami al mese, equivalenti a 3.000 accertamenti l’anno” per chiudere con il doppler vascolare, l’ortopanoramica e il dental scan.
Commenta per primo! "Ma quali liste d’attesa, il manager Asl precisa i dati della Fp Cgil"