Che per molti degli utenti sarà una bella mazzata, comunque vada a finire.

Fino alle 13:30, insomma, i bambini saranno “ospiti” del Comune (alla cifra di 114 euro anziché le attuali 210, per la fascia più alta) e per le restanti due ore e mezzo, con pasto esterno, della cooperativa, al costo di 52 euro più 4 euro a buono pasto. A conti fatti fino a settembre (si spera) quando cioè una parte dell’Isola Felice dovrebbe tornare ad essere felice, per frequentare a tempo pieno la struttura le famiglie dovranno pagare 246 euro: 132 euro al privato e 114 al pubblico.
Che per la fascia più alta sono “solo” (si fa per dire) 36 euro in più, ma per quelle più basse (la base paga 65 euro) si tratta di circa 180 euro in più al mese, visto che, ad ora, la delibera non fa differenze tra le diverse fasce e che i 132 euro al privato non prevedono riduzioni (essendo un costo netto).
Quanto basta perché i genitori chiedessero agli assessori (Angelucci e Di Loreto) di farsi carico della differenza da pagare, “in fondo il disagio l’avete creato voi – hanno gridato le famiglie -, dicendoci all’ultimo momento quali erano i vostri programmi e senza darci il tempo di organizzarci”.

Il problema non è tanto quello dei soldi, ma della procedura burocratica che, in sostanza, andrebbe a modificare un appalto già in corso (quello con la Nos).
Comunque vada, con il portafoglio alleggerito o con il nonno in soccorso, da lunedì prossimo in via della Repubblica inizieranno i lavori: “Abbiamo studiato con la ditta tempi precisi e orari migliori – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici – di certo il cantiere non può slittare perché altrimenti perderemo il finanziamento”.
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