Raiano, l’incendio riprende vigore: trecento lanci da Canadair ed Erikson. Bruciati duecentocinquanta ettari

“E’ enorme, sono almeno tre che volano per spegnerlo”. Il terrore nelle parole di una delle tante testimonianze che arrivano da Raiano, svegliata con i “rintocchi” delle fiamme che ardono in località “De Contra”, nuovamente nella morsa dell’incendio che da sabato ha divorato oltre 250 ettari di bosco sul Monte Urano.

Il rogo si era solo assopito tra sabato e domenica, e a nulla sono valse le operazioni di controllo e sorveglianza da parte delle otto squadre di protezione civile impegnate sul fronte raianese. Il sottobosco, con arbusti secchi e foglie, ha fatto da braciere silente fino al primo pomeriggio di oggi, con le lingue di fuoco tornate a lambire le porte di Raiano. Complice anche il forte vento, che ha dato nuova linfa all’incendio contro cui sono tornati a combattere due elicotteri Erikson e un Canadair, che dal cielo peligno hanno effettuato circa trecento sganci.

Le operazioni proseguono anche via terra. Alle squadre di Protezione Civile Regionale sono affiancati i vigili del fuoco di Sulmona, impegnati nella bonifica dei terreni su più fronti. Il sindaco raianese, Marco Moca, ha spiegato che si sta lavorando in modo intenso per spegnere definitivamente le fiamme entro oggi.

Intanto sulla Valle Peligna sono tornati a troneggiare le colonne di fumo, nate da una imprudente potatura di alcuni ulivi da parte di un sessantenne, denunciato alla Procura della Repubblica di Sulmona. A fare i conti con l’incendio sono anche i pendolari della tratta L’Aquila-Sulmona, che oltre alle gallerie della valle Subequana devono attraversare i pennacchi, con immagini tanto suggestive quanto raccapriccianti del bosco che brucia attraverso i finestrini dei vagoni.

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