Reddito abruzzese al di sotto di quello nazionale. Più di 5.000 sulmonesi con 300 euro di media mensile

L’Abruzzo viaggia a cifre basse secondo l’ultimo studio pubblicato da Aldo Ronci riguardo il reddito medio della Regione per contribuente, che si attesta a 17.204 euro. Un dato più basso rispetto a quello nazionale, fermo a 19.796. Il dato abruzzese, tanto per comparare, rappresenta appena il 74% del reddito lombardo (23.335 euro). La provincia con il reddito più alto è quella dell’Aquila (17.878 euro) seguita da Pescara a 17.705 e poi da Chieti (16.942) e da Teramo (16.377). Un dato che si proietta anche sulla singola città capoluogo. L’Aquila, infatti, registra un reddito medio di 21.132 euro, mentre Pescara segue a 20.542. Più dietro Teramo (19.585) e Chieti (19.320).

Quasi la metà dei contribuenti abruzzesi (49%) ha un reddito complessivo nella fascia più bassa (sotto i 15mila euro) mentre a livello nazionale tale quota è del 43%. I soggetti che hanno un reddito complessivo nella fascia più alta (maggiore di 55mila euro) sono il 3% contro il 5% italiano. In buona sostanza l’Abruzzo, rispetto ai valori medi nazionali, ha più contribuenti poveri e meno contribuenti abbienti.

Per quanto riguarda il Centro Abruzzo Sulmona conta 4.833 contribuenti che si attestano nella fascia di reddito tra i 15.000 e i 26.000 euro con una media annuale di poco superiore ai 20.000 euro. E’ questa la seconda fetta più corposa nella città di Ovidio, seguita immediatamente dopo dalla fascia superiore (tre i 26.000 e i 55.000 euro) con 3.867 contribuenti che percepiscono con una media annuale di 33.720 euro. Giù dal podio, invece, c’è la fascia tra i 10.000 e i 15.000 euro con 2.342 contribuenti che guadagnano in media ogni anno 12.431 euro. In testa, però, c’è il numero più corposo di oltre 5.000 contribuenti sulmonesi con una media annuale di 4.000 euro.

A Pratola Peligna, invece, in 1.985 sono presenti nella seconda fascia (0-10.000 euro) con un reddito di circa 8.000 euro. A seguire ci sono 1.358 contribuenti con un reddito di 27.259 euro e, poi, 891 con un reddito da 29.710 euro. A Castel di Sangro in 1.682 hanno un reddito di 7.797 euro e in 1.034 un reddito che si aggira attorno ai 20.700 euro.

9 Commenti su "Reddito abruzzese al di sotto di quello nazionale. Più di 5.000 sulmonesi con 300 euro di media mensile"

  1. E l’evasione a che percentuale si attesta?Grazie

  2. Antonio per piacere | 21 Aprile 2022 at 20:51 | Rispondi

    ….l’evasione dalla fame!!!

    • Ha ragione Antonio | 22 Aprile 2022 at 01:23 | Rispondi

      Evasione si! Faccio parte dei redditi di fascia alta e vedo molte persone che girano con suv e autovetture di gran lunga più appariscenti della mia utilitaria di otto anni. Vorrei vedere i loro redditi

      • Eh già, noi siamo i ricchi, e gli altri spendono il triplo di noi.
        E se tra i redditi si includessero anche quelli da usura e spaccio? Vedi come cambiano le statistiche!
        Invece sono tutti morti di fame, e si beccano pure il reddito di cittadinanza, perché se uno nella vita ha dormito, e invece di studiare non ha fatto un cazzo, la colpa é della società cattiva e non inclusiva. E così ora succede che giovani che non sanno fare niente si rifiutano di lavorare a 600 euro al mese (e neanche li valgono!) perché non é dignitoso, mentre campare sulle spalle di chi paga le tasse lo é, magari anche arrotondando in nero.

  3. bene,martedi 19 ai primi posti nazionali per il risparmio…oggi ultimi per reddito,quindi la favolosa ricchezza da chi e’detenuta ? Facile la risposta:elusione/frode fiscale,naturalmente con la complicita’ dei signori che dovrebbero (obbligo di Legge) segnalare ” depositi/versamenti “sospetti ,meglio non corrispondenti/adeguati all’attivita’/occupazione del correntista/
    investitore,e basta,o no?

  4. 2 pesi 2 misure | 22 Aprile 2022 at 05:49 | Rispondi

    Perché non aiutare queste persone ad esempio con l’utilizzo di mezzi pubblici gratis?

  5. Mi chiamo Antonio | 22 Aprile 2022 at 09:07 | Rispondi

    … ha perfettamente ragione Musichiere… ma il bello è che lo Stato, pur conoscendo il meccanismo di evasione dei soliti noti che non ti rilasciano una straccio di fattura o scontrino fiscale nemmeno se li minacci puntandogli contro una pistola mitragliatrice, non interviene e non li persegue recuperando il maltolto… poi aggiungeteci i proventi delle attività criminali quali usura, furti, spaccio e prostituzione…e il quadro è completo.
    Tutti strillano, si agitano, criticano, si lagnano… e fottono.
    Ringraziamo l’emerito studioso Aldo Ronci, pregandolo di aggiornarci magari con dati meno generali e più selettivi… e nello stesso tempo rivolgiamo un invito a “ chi di dovere” di intensificare gli sforzi nei controlli dell’evasione e dell’elusione fiscale… su forza, sono quasi sempre i “ soliti noti “… non ci vuole molto, basta incrociare un po’ di dati, buona volontà e determinazione…
    Poi in fondo basta colpirne uno su dieci ogni anno… per far fischiare le ‘recchie a tutti.

  6. bene,caro mi chiamo Antonio,un grazie al Sig. Ronci e’ d’obbligo,analisi sempre reali,precise,esatte,efficaci,grazie…Poi, lo stato( minuscola di rigore) e’/ sono i legislatori,indicati dai partiti,le Leggi prodotte sono lo specchio degli stessi,Rino,disse:un circo di nani e ballerine,tantissimi cialtroniladroni,poche ,pochissime le persone per bene.
    L’italietta della complicata burocrazia volutamente creata per rendere difficile la vita ai Cittadini,caos ,inefficienza,inutilita’ nella pubblica amministrazione (minuscola di rigore) ,
    piu’ di 150 i database,nessuno conosce la porta dell’ufficio accanto,basterebbe copiare i sistemi vincenti dei patners europei,e’ tutto voluto,ovvie le ragioni: mazzette/tangenti&corruzione,ognuno libero di fare cio’ che meglio crede,con una propria Legge ,un prioprio diritto,nessun colpevole/responsabile,l’italietta di prima,di oggi,di sempre…”chi di dovere” ha le mani legate,le Leggi impongono,che fare? Subito la Legge dei blaster/buratino, o no?

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