Referendum, sanità, casa e voto fuorisede. Al via la mobilitazione dei Giovani Democratici

Annunciano una mobilitazione nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, parlando con la società perchè è lì che si costruisce il cambiamento. Sono i Giovani democratici Abruzzo che inaugurano la Primavera dei diritti con una campagna regionale che dal 25 aprile fino ai referendum dell’8 e 9 giugno, vuole “dare voce e forza alle battaglie della nostra generazione: il diritto alla cura, il sostegno ai referendum, il diritto al voto fuorisede e alla casa”. A spiegarlo il segretario regionale dei Gd Abruzzo Saverio Gileno illustrando il programma di una campagna che, partita ufficialmente con l’assemblea regionale svoltasi nei giorni scorsi a Silvi, si articolerà in mobilitazioni, incontri, volantinaggi e momenti di formazione in tutta la regione.

Quattro i punti all’ordine del giorno per i Giovani democratici Abruzzo, a partire dal sostegno convinto ai prossimi referendum per i quali i Gd e il partito democratico “si schierano per il SI ai cinque quesiti che toccano due grandi nodi irrisolti, il lavoro e la cittadinanza”. Quattro quesiti sul lavoro per abolire i contratti pirata, rispristinare il reintegro per i licenziamenti ingiusti, garantire gli stessi diritti negli appalti e introdurre il salario minimo legale di 10 euro l’ora. Con il quinto quesito invece si vuole ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza richiesto per acquitare la cittadinanza italiana. “I referendum sono uno strumento potente di partecipazione – affermano i Giovani democratici – e i temi che affrontano sono fondamentali per il futuro di chi lavora, vive e studia in questo Paese”.

C’è anche il tema del voto fuorisede nella campagna dei Gd che spiegano come “oggi in Italia milioni di giovani sono costretti a spostarsi per motivi di studio e lavoro trovandosi spesso nella impossibilità di votare nella propria città o regione d’origine”. Motivo per cui i Giovani democratici hanno intenzione di presentare una proposta di legge regionale che permetta di votare da fuori regione, come già avviene per i referendum dell’8 e 9 giugno per i quali è ammesso il voto fuorisede, su richiesta entro il 4 maggio. Anche il diritto alla casa tra i temi della campagna dei Gd che sostengono la raccolta firme per la proposta di legge costituzionale del comitato Ma quale casa? finalizzata ad inserire nella nostra Costituzione il diritto all’abitare. “Purtroppo per molti giovani la casa è solo fonte di precarietà, indebitamento e ansia. Noi vogliamo una casa accessibile, dignitosa e sostenibile, non un mercato selvaggio dove i diritti spariscono dietro affitti brevi o i prezzi sono alle stelle”. Dalla casa alla sanità, i Giovani Democratici si mobilitano anche per il diritto alla salute che in Abruzzo sconta una politica fatta di “anni di sprechi, carenze strutturali e ora nuove tasse” e, continuano i Gd, “mentre la giunta aumenta le imposte per colmare il disastro nei conti della sanità, il nostro punto di vista sarà focalizzato sull’assenza di pratiche di prevenzione e sulla gravità dell’inaccessibilità all’interruzione volontaria della gravidanza”.

Una campagna “esempio di politica viva, generosa, radicata” per il segretario regionale del PD Daniele Marinelli convinto nel sostenere “la mobilitazione delle democratiche e dei democratici abruzzesi che vogliono costruire a tutti i livelli l’alternativa alla disastrosa destra di Marsilio e Meloni”. Come convinto è tutto il partito democratico abruzzese che affiancherà “ogni passo dei GD, perché i diritti che rivendicano sono le fondamenta di una società più giusta”. A confermare le parole di Marinelli, il capogruppo del PD in consiglio regionale Silvio Paolucci che ribadisce l’intenzione di presentare la proposta di legge sul voto fuorisede perché, conclude, “è una battaglia di civiltà e partecipazione che ci impegniamo a portare avanti con serietà e determinazione; è questa la riforma della legge elettorale che vogliamo, una riforma che allarghi i diritti e la partecipazione”.

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