Refezione scolastica, il Tar respinge il ricorso della Ri.Ca.

E’ un no definitivo quello che arriva dal tribunale amministrativo regionale alla Ri.Ca. di Somma Vesuviana, la società che si era aggiudicata il servizio di refezione scolastica per il comune di Sulmona e poi dichiarata decaduta per l’assenza di un centro cottura idoneo che aveva causato, tra l’altro, un notevole ritardo nell’avvio del servizio.

Dopo aver respinto la richiesta di sospensiva, infatti, i giudici amministrativi si sono ora pronunciati nel merito del ricorso, dichiarandolo inammissibile.

In particolare si contestano alla ditta che si era aggiudicata l’appalto, il mancato rispetto dei criteri per il centro di cottura, indicato in fase di gara in un ristorante di Bugnara e poi trasferito nelle cucine della clinica San Raffaele.

Secondo il Tar “trasformare il servizio mensa della Clinica San Raffaele in un centro di preparazione e confezionamento di pasti a servizio di un imprenditore privato si mostra in contrasto con lo spirito della normativa di settore che, in primo luogo, è quello di tutelare la salute e l’igiene dei pazienti”, senza contare che l’autorizzazione “deve risultare necessariamente intestata direttamente al soggetto che svolge il servizio, poiché la responsabilità del titolare dell’autorizzazione sanitaria (che viene rilasciata intuitu personae e sulla base dei requisiti del solo soggetto richiedente) è personale e l’Amministrazione non può consentire che tale autorizzazione sia intestata a soggetti terzi”.

Insomma la cucina alla San Raffaele non andava bene e per questo il diniego della Regione e del Comune erano legittimi. La declaratoria di decadenza fatta da palazzo San Francesco e la conseguente assegnazione dell’appalto quadriennale alla Ep-Coselp, sono legittime.

Ad anno scolastico agli sgoccioli, per il prossimo anno la tavola dovrebbe essere già imbandita da inizio ottobre.