“Prendo atto che è stata tradita la parola data e la fiducia riposta – scrive ancora Marsilio – e che qualcuno ha voluto fare un grave e stupida forzatura che non può che portare, come conseguenza inevitabile, l’esclusione dell’Udc dalla coalizione della futura maggioranza in Consiglio Regionale. Il tempo dei sotterfugi, degli imbrogli e dei trasformismi deve finire. Mi dispiace che tanti candidati in buona fede dell’Udc e rispettabili esponenti di diversi movimenti che compongono la lista dell’Udc, partire dal movimento Idea di Gaetano Quagliariello, siamo rimasti coinvolti in questo deprecabile giochino a causa di qualche irresponsabile”.
A questo punto bisogna vedere se ciò sarà rispettato anche il giorno dopo del voto perché la politica negli anni ci ha insegnato che è davvero tutto possibile. Di certo c’è che al momento la forzatura fatta da Gerosolimo e i suoi gli sta creando più di un problema.
A riguardo arrivano anche le considerazione del senatore Gaetano Quagliariello: “In nessun momento e in alcun modo né il sottoscritto né rappresentanti di ‘Idea’ sono stati informati del cambiamento della lista rispetto a quella che era stata concordata stanotte, prima che fosse affidata a quanti si erano assunti la responsabilità politica, formale e materiale del deposito”.“Ho sempre detto pubblicamente – prosegue – che ritenevo ingiustificati i veti posti dalla Lega alle candidature di Olivieri e Scoccia: in particolare quest’ultima ha una personalità che, per civiltà, non può essere considerata assorbita da quella dell’uomo che ha sposato. Ritengo però che a una scelta sbagliata non si risponde con una imboscata, soprattutto – conclude Quagliariello – se questa viene compiuta tradendo un accordo con il candidato presidente e senza che gli alleati della stessa lista ne siano messi al corrente”.
Non tarda ad arrivare la reazione anche dei Cinque Stelle attraverso la candidata presidente Sara Marcozzi: “Il romano Marsilio e la sua maxi coalizione sono allo sbando ancor prima di cominciare. Neanche il tempo di depositare le liste e il centro destra è già spaccato. La notizia che al candidato presidente del centro destra non sia stato neanche comunicato il contenuto delle liste, tanto da costringerlo ad una imbarazzante e squalificante presa di posizione pubblica appena dopo il deposito, la dice lunga sull’autorevolezza e sul rispetto che il ‘console’ romano è in grado di esercitare sui suoi. Come pretende di governare la nostra regione per 5 anni se non è in grado neanche di controllare chi si candida in coalizione con lui?
Una sceneggiata in casa centro destra, casa in cui la Lega di Salvini ha scelto di coabitare, che sembra mettere a nudo tutto il marciume e i giochi di potere di una politica vecchia ed incancrenita di cui questa regione deve liberarsi il più presto possibile. È vergognoso che i cittadini siano costretti ad assistere a queste svilenti pantomime e, tanto i responsabili tanto chi ha permesso che tutto questo accadesse, dovrebbero chiedere scusa agli abruzzesi poiché è proprio per questi indegni atteggiamenti che le persone oggi non credono più nella politica. E come dargli torto davanti a simili azioni? Il M5S si è sempre posto l’obiettivo di restituire alle comunità la fiducia nelle Istituzioni. Stiamo lottando anche per questo. L’unica alternativa credibile è un governo del M5S”.
S.M.
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