Replica anche LeU Raiano sulle cartelle pazze: “rischio dissesto”

Interviene anche l’altro gruppo di minoranza del Consiglio comunale di Raiano, LeU, sulla questione delle “cartelle pazze” e rimanda al mittente le accuse di voler impartire lezioni amministrative all’opposizione. Scrive LeU: “I consiglieri di minoranza sono stati eletti come voi ed esercitano il loro dovere di controllo sugli atti della Giunta e della maggioranza. Evidentemente a voi questo dà fastidio e si capisce dalle risposte stizzite”.

“E’ noto a tutti che la vostra preferenza è indirizzata verso quelle forze politiche, che prendono i voti, molti voti, ma non si esprimono, preferiscono tacere. Scorretto, infatti, è addossare a LeU, che non ha nemmeno un anno di vita, fatti e scelte risalenti a pregressi amministrativi o a confronti elettorali del 2010 e 2015, ove erano presenti coalizioni elettorali diverse da quelle del precedente passato.E’ troppo facile falsare la storia politico-amministrativa di Raiano, fare del passato, e delle Amministrazioni succedutesi nel tempo, di tutta un’erba un fascio, anzi facendo artatamente ricadere sulle ultime Amministrazioni”.

La storia delle cartelle pazze si riferisce ad un errore di elaborazione degli avvisi di sollecito e accertamento, della società Soget che gestisce il servizio. Questo problema ha portato a casa dei cittadini di Raiano una bolletta inaspettata relativa alla Tares 2013.

“Dopo otto anni che governate Raiano – scrive ancora LeU –  è ora che cominciate a rispondere delle vostre azioni. Continuare ad addossare colpe inesistenti a quelli di prima non funziona più. Siete ormai maggiorenni, amministrativamente parlando. Con le “cartelle pazze”, colpa o non colpa della SOGET, avete dimostrato ritardi, approssimazione e scarsità di controllo. Stiamo parlando di somme notevoli che se non riscosse potrebbero portare il comune ad un nuovo dissesto. Scoppia il caso delle “cartelle pazze” e per giorni l’Amministrazione è silente, parlate dopo che centinaia di cittadini, per giorni e giorni, hanno invaso gli Uffici comunali e con cittadini anziani che hanno provveduto, in buona fede, a pagare nuovamente il tributo previsto. Per tali ragioni risulta risibile l’accusa rivolta a LeU di “cavalcare polemiche creando ad arte ulteriori preoccupazioni”.

S.M.

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