Tempi talmente celeri da sorprendere gli alpini che quella richiesta di restauro della pietra del maestro Casciato in piazza Carmine e dei monumenti a Carlo Tresca e degli alpini Giuseppe Tirone e Armando Ranucci, l’avevano fatta in largo anticipo per non incorrere nelle lungaggini e notorie lentezze burocratiche. E invece la macchina comunale dopo 8 giorni ha dato esito favorevole con tanto di via libera ai lavori, a titolo gratuito, da parte dell’Ana associazione alpini. Ad operare concretamente saranno: Umberto Malvestuto, Gabriele Malvestuto e Giovanni Faraglia.
Una richiesta per intervenire su tre beni comunali che presentano evidenti segni di abbandono e incuria come il colore dell’iscrizione in bianco pietra della Majella, donata alla città dagli stessi alpini su cui campeggiano i versi di Ovidio più noti e rappresentativi della città, ora annerita, sporca tra piedate e degrado, così pure lo stato di abbandono del busto del colonnello Tirone e del caporal maggiore Ranucci nella villetta di Porta Napoli e dello scrittore e anarchico Carlo Tresca nella villa comunale.
I lavori inizieranno a breve, spiega il capogruppo Ana, Marco Di Silvestro, toccherà aspettare però giornate più miti e soprattutto non uggiose per procedere con il restauro “Abbiamo giocato d’anticipo proprio per evitare i tempi lunghi della macchina burocratica che invece questa volta ha risposto prima del previsto. Un impegno per riportare a nuovo dei pezzi di storia e della città da non dimenticare”. Per l’inizio dei lavori toccherà dunque attendere che il tempo si stabilizzi, “c’è bisogno di vernici particolari e di un meteo clemente”. Ora l’associazone dovrà procedere con la comunicazione da inoltrare agli uffici delle Belle arti proprio perché si tratta di beni pubblici e nel caso specifico del monumento di Tresca che supera il mezzo secolo, dal valore storico.
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