
L’obiettivo, ed è anche una speranza, è che il centro di raccolta possa riaprire ai primi di aprile. Dopo quasi tre anni, cioè, da quel blitz della guardia di finanza che sequestrò l’area dove si depositavano a Noce Mattei i rifiuti ingombranti e speciali: dalle vernici, ai mobili di casa, dai computer, alle potature dei giardini.
E’ questo quanto emerso dall’incontro tenutosi ieri a palazzo San Francesco e nel quale Cogesa e Comune si sono messi a tavolino per dirimere una vicenda che ha debordato da tempo nel paradosso. Sì, perché se la procura ha dissequestrato il centro di raccolta ed è stato superato anche l’ostacolo urbanistico con una sanatoria, nel frattempo è nata una diatriba tra Comune e Cogesa sulle autorizzazioni che sarebbero necessarie per gestire la cosiddetta “piattaforma”.
Mesi e mesi di botta e risposta con la Regione, per giungere alla conclusione, a cui si è approdati ieri, che l’autorizzazione non è necessaria, che Cogesa di fatto già ce l’ha per suo fine societario e che il centro di raccolta può tornare a svolgere il suo prezioso compito, magari arginando il fenomeno, ormai incontrollato, dell’abbandono di rifiuti in ogni angolo di campagna.
“Ci siamo ridati appuntamento tra una decina di giorni – spiega l’assessora alle Partecipate, Katia Di Marzio – per definire la gestione degli oneri da parte dei Comuni che afferiscono al servizio e su come e quanto ridurre contestualmente alla riapertura il servizio domiciliare di ritiro ingombranti. Crediamo di poter riaprire il centro raccolta per i primi di aprile”.
In questi tre anni, d’altronde, per l’utenza il disagio è stato tanto: il servizio a domicilio ha ovviato solo in parte, e con grande difficoltà, le esigenze dell’utenza e anche gli scarrabili utilizzati l’estate scorsa per decongestionare cantine e giardini privati, sono stati solo in parte utili, un po’ per la scarsa comunicazione, un po’ per l’oggettiva difficoltà nel rispettare date e orari.
Un problema che nelle ultime settimane è anche cresciuto, con l’interruzione, causa Covid, del servizio di ritiro domiciliare, chiuso per quasi un mese e riattivato solo qualche giorno fa.
Disagi che si spera ad aprile diventeranno solo un ricordo: giusto in tempo per le pulizie di primavera.
… una masnada di INCOMPETENTI si aggirano per gli Uffici pubblici, e la cosa che più fa girare le palle che vengono chiamati “ DIRIGENTI “ e pagati profumatamente… burocrati che si arrogano il diritto di interpretare le Normative quando sanno a malapena leggere e scrivere .
Scusate, ma aprile di quale anno??? Perché nell’articolo non viene specificato. Chiedo per un amico.
Concordo con Antonio, mi ha letteralmente tolto le parole di bocca!!!