Riforma Pac, allevamenti a rischio. Il Consorzio “Agnello Centro Italia” scrive al ministro

Il Consorzio IGP Agnello del Centro Italia è preoccupato per le sorti dell’allevamento italiano e, in particolare modo, della riforma della Pac 2023/27 che andrà a “rottamare” gli allevatori. Un clima d’ansia e tensione che ha portato il consorzio a scrivere direttamente al ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

“Gli allevatori di ovini e caprini delle aree interne abruzzesi – si legge nella lettera – vogliono porre alla Sua attenzione i due articoli di stampa Nazionale che meglio esprimono e chiariscono le azioni che si stanno per compiere, anzi che si sono già compiute, nei confronti degli allevamenti. Al Suo ufficio Stampa non sarà certo sfuggito quanto le stiamo per riproporre, ma cogliamo l’opportunità della Sua presenza in Abruzzo, “Terra di aree interne e di pastorizia “ così come ribadito in una recente intervista anche dal nostro Presidente Regionale On. Marsilio, per chiederle un aiuto e per capire quali sono gli orientamenti del suo Dicastero circa il futuro del nostro settore esempio di sostenibilità, biodiversità e Sovranità Alimentare oltre che strumento per contenere lo spopolamento definitivo delle aree interne. Lo scenario attuale che si delinea è una grande problema per la sostenibilità economica del comparto dell’allevamento ovicaprino. Onorevole Ministro, confidiamo nella Sua sensibilità per riprendere un argomentato confronto ed affrontare e risolvere questo importante aspetto delle “sorti della pastorizia” abruzzese ed italiana e della restanza delle aree interne al fine di rimuovere forti deterrenze al proseguimento di tale attività”.

La riforma Pac prevede pesanti penalizzazioni per l’allevamento ovino e caprino estensivo italiano. E’ prevista una riduzione dei pagamenti diretti disaccoppiati incassati ogni anno che si attesta attorno al 40%. A soffrirne saranno soprattutto quegli allevamenti che ricorrono al pascolo sfruttando un basso rapporto tra superficie agricola coltivata e capi di bestiame allevati.