Ripensiamo il Territorio: “Massa critica intorno a Scoccia”

Il movimento Ripensiamo il Territorio scrive una lettera aperta al neo presidente regionale Marco Marsilio, nella quale chiede al Centro Abruzzo di fare massa critica intorno alla consigliera regionale del territorio, Marianna Scoccia. Per Ripensiamo il Territorio questo è il momento di mettere in atto una politica di crescita e sviluppo per il futuro dell’Abruzzo.

“La  nostra associazione – scrivono nella lettera – opera nel Centro Abruzzo da anni sul tema della coesione territoriale e delle aree interne, attenzionando il nostro territorio per la individuazione come area sperimentale, pilota, quale Vasta Area Funzionale, che parta dalle nostre realtà interne con caratteristiche emblematiche e riproducibili per tutte le altre Abruzzesi ed Italiane.  Da tempo stimoliamo in tale direzione con interventi e convegni con esperti e mondo scientifico, tenendo caldo il dibattito territoriale, verso l’innovazione delle architetture amministrative, in un’ottica comprensoriale che guarda al mondo globalizzato”.

“Siamo quindi qui – conclude il movimento nella lettera – a rivolgere un appello a Lei e a tutto il territorio, affinchési faccia massa critica sul tema, approfittando dell’elezione della consigliera regionale Marianna Scoccia e tenendola nella giusta considerazione degli incarichi consiliari regionali, valorizzandone la conoscenza amministrativa e territoriale, le capacità aggregative sui temi esposti, e la sua passione ed esperienza. Sarebbe significativo segno tangibile di attenzione strategica al Centro Abruzzo e, quindi, di speranza per i cittadini tutti che richiedono una svolta e finalmente una visione di futuro”.

Ripensiamo il Territorio chiede di tenere in considerazione Scoccia, ma in questo momento il nodo è tutto politico. Dopo essere stata messa fuori dalla maggioranza, potrebbe iniziare ora una fase di distensione che riporti Scoccia all’interno della maggioranza per la quale è stata eletta.

S.M.

1 Commento su "Ripensiamo il Territorio: “Massa critica intorno a Scoccia”"

  1. La Scoccia è assolutamente fuori. Quello che ha fatto non è religioso, ed ancor più all’interno di un partito fondato sui valori cristiani. Basta consultare l’art. 113 della esortazione apostolica postsinodale Amoris Laetitia del Santo Padre Francesco. Parlare male, e pubblicamente, del coniuge è condizione netta di annullamento immediato del matrimonio. Ora questa legislatura si è così consolidata in contrasto alla politica scellerata (per certi versi) della precedente giunta ove era parte importante insieme a D’Alfonso. Gerosolimo. La Scoccia dovrebbe almeno avere naso in faccia per supporre quale imbarazzo propone se si va a sedere in mezzo ed ad approvare e votare una serie notevole di provvedimenti che debbono riformare quello che ha commesso il marito e necessariamente non ne parleranno bene, rivendicando anche il diritto politico di farlo liberamente. Se la Scoccia non se ne vuole andare la unica soluzione è che Marsilio si dimetta e fa rivoltare insieme con le europee, così la Scoccia con le 5000 preferenze della paura si fa eleggere a sinistra e la paga non la perde lo stesso.

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