Rissa e ricettazione: si costituisce giovane chef

Dovrà scontare quattro anni e quattro mesi di reclusione per i reati di lesioni aggravate e ricettazione. Stefano Passoforte, trentuno anni di Sulmona, si è costituito oggi nella caserma dei carabinieri di Avezzano, dopo aver ricevuto la notifica dell’esecuzione della pena.
Il giovane, che negli ultimi anni si era inventato chef di cuore, regalando pasti ai bisognosi, era stato protagonista giovanissimo della cosiddetta “Banda della Magliana” in salsa peligna: un gruppo di giovanissimi che terrorizzarono la città per diverso tempo con risse, estorsioni e spaccio di droga.
In particolare le sentenze rese esecutive che lo hanno portato oggi nel carcere di Vasto, riguardano i fatti avvenuti nel 2011 in piazza Carlo Tresca, quando Passoforte, insieme ad un gruppo di amici, aveva pestato senza motivo tre militari che passeggiavano procurandogli lesioni gravissime. Quella stessa sera il gruppo di picchiatori costrinse in ospedale anche un ragazzo di Popoli che si trovava in un locale notturno di Sulmona.

L’indagine, condotta dalla polizia giudiziaria di Sulmona, portò all’identificazione, anche grazie alle telecamere, dei responsabili, condannati in primo grado due anni fa ad un totale di quasi 20 anni di carcere.
La ricettazione, invece, riguarda un altro episodio e in particolare alla detenzione e alla spendita di banconote false, per le quali Passoforte venne arrestato insieme ad una ragazza a Pratola Peligna.
“Chiederemo l’affidamento in prova terapeutico – spiega il suo avvocato, Alessandro Margiotta – il mio cliente ha dimostrato di aver cambiato strada negli ultimi anni”.

8 Commenti su "Rissa e ricettazione: si costituisce giovane chef"

  1. Affidamento in prova terapeutico?

  2. Un plauso alle forze dell’ordine

  3. Il germe gli spacciatori sono in giro!!! Perché non ci fate un bel articoletto???

  4. Una vergogna assoluta. Lo Stato corrotto sino alla radice. Le istituzioni vendute alla bramosia del denaro. Il servizio giustizia in Italia non esiste. Difatti dall’Italia scappano tutti e non investe nessuna azienda. La corruzione giudiziaria e’ di livello apocalittico ed investe la colpevole noncuranza dell’Alto Colle. Questo ragazzo se aveva problemi doveva essere arrestato e condannato a questa pena dopo un mese che aveva commesso il fatto, cosicché con un programma di recupero in carcere sarebbe rientrato nei ranghi, per giovane età, in poco tempo e reimmesso nella vita sociale e lavorativa. Viene arrestato Dopo 11 anni ;quando è un’altra persona; solo perché si è perso biecamente tempo se insieme a questo giusto processo il Tribunale di Sulmona -come quelli di tutta Italia- debbono sceneggiare altri 500 processi inutili falsi irrisori e truffaldini -che hanno causato anche reazioni con bastonate- per carpire illecito denaro dal bilancio Giustizia e distribuirlo con cottimi giudiziari in affidamento diretto agli avvocati d’ufficio loro stessi bisognosi (non potendo essere assunti come al Cogesa) , od alimentare tutta la macchina parassitesca del sistema impiegatizio del posto fisso che gira intorno ai Tribunali. Questo criminale che ha sbagliato, aveva il diritto di essere condannato e corretto nei suoi errori quando gli serviva la correzione. Invece così a scoppio ritardato sembrano Tribunali e Polizia con funzionari come nei Comuni che non firmano le aperture per i supermercati.. Mattarella ha l’obbligo di servire il Popolo Italiano con un servizio Giustizia e di polizia logico ed efficace, e non così dubbio come l’attuale. Quindi chiudere e spazzare via questi teatrini e riorganizzare un valente Tribunale in L’Aquila che si dedichi ai problemi reali e produca utilità sociale.

    • Purtroppo hai perfettamente ragione,questo ragazzo aveva evidentemente percorso la strada della legalità attraverso il lavoro. Il male che ha fatto il tribunale a questo ragazzo è di gran lunga superiore a quello fatto da lui stesso! Società ingiusta.
      Per non parlare del germe che mette la foto dell’ispettore e della ex comandante della polizia di sulmona così a caso alludendo all’efficienza giudiziaria che in realtà non c’è!

      • The punisher | 8 Agosto 2020 at 11:57 | Rispondi

        Chi sbaglia paga, basta con questo buonismo del ca@@o

        • The Punisher, forse non hai compreso che stiamo dicendo come per il nostro ordinamento , Chi sbaglia in così giovane età non ha il dovere di pagare ,ma il DIRITTO DI PAGARE, perché la quasi totalità dei reati giovanili avvengono per difficoltà sociale e carenze culturali.Quindi un giovane di 18anni ha il diritto del essere condannato immediatamente ed iniziare subito in carcere un corso di studi o di avviamento professionale per rimettersi in carreggiata e ricominciare allo stesso livello degli altri. Come è stato detto in questi casi i reati di omissione li commette la magistratura che fa trascorrere inutili anni sino ad una sentenza definitiva.

        • The punischer se davvero tutti coloro che hanno sbagliato dovessero pagare tutto molti dei colletti bianchi starebbero in galera

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