Ristorazione, dubbi e certezze in attesa della riapertura

Bar e ristoranti sono fra le attività principali del centro storico di Sulmona. Un centro storico che oggi resta inconsolabilmente vuoto. Il rischio vero però è che ci resti anche quando inizierà la cosiddetta “fase 2” cioè quando ci avvieremo ad una sorta di ritorno alla vita precedente. Per la riapertura si è ancora in attesa di avere certezze sulla data, ma il governo sta predisponendo le misure che dovranno essere adottate, per ora si tratta solo di linee guida che stanno già mettendo sull’attenti i proprietari delle attività.

Per ristorazione e bar innanzitutto c’è la questione del distanziamento dei tavoli ad 1 metro e mezzo o a 2 metri. Questa è una misura che trova un po’ di malumore visto che altrove, pensiamo ai supermercati, la distanza da rispettare è quella di 1 metro. Ci sono poi questioni logistiche, il distanziamento dei tavoli comporta spesso una riduzione dei coperti per le attività. Nessuno ha invece preso in considerazione la possibilità di apporre i famosi plexiglass ai tavoli perché questo trasformerebbe il senso di una colazione o di una cena al ristorante.

I proprietari delle attività sono invece molto d’accordo sulla proposta fatta da Sbic qualche giorno fa che chiedeva al Comune di dimezzare o azzerare la tassa sull’utilizzo suolo pubblico per chi mette i tavoli all’esterno, anche ripensando una mappa dell’area pedonale e della Ztl. Altro interesse è quello che riguarda la sanificazione delle attività, le disposizioni riguardanti i servizi igienici e i dispositivi di sicurezza per i dipendenti, su questi punti però sarà necessario ancora un po’ di tempo perché bisognerà capire cosa disporrà il governo. In generale sono tutti d’accordo sul fatto che bisognerà trovare un giusto compromesso fra la sicurezza dei clienti e del personale e la necessità di non snaturare la consumazione.

Non sarà facile il ritorno ad una apparente normalità per quello che riguarda il settore, di certo le difficoltà che avrà il turismo, le norme da porre in essere per il distanziamento sociale e la paura del virus potrebbero creare grossi problemi agli operatori. Per questo è fondamentale che la politica sia in grado di fare delle proposte, sia fiscali che tecniche, che vadano incontro ai proprietari delle attività.

1 Commento su "Ristorazione, dubbi e certezze in attesa della riapertura"

  1. Se l’amministrazione vuole veramente dare una mano ai bar dovrà azzerare, almeno per quest’anno, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico altrimenti saranno pochissimi a riaprire e molti a riconsegnare le licenze.

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