Riti di Pasqua, oggi la decisione. A Cocullo si “scaldano” i serpenti

Il nodo sarà sciolto oggi: alle ore 17 la prefetta Cinzia Torraco ha convocato la commissione per l’ordine pubblico e la sicurezza che dovrà decidere se e come svolgere i riti della settimana santa. Un tavolo intorno al quale ci saranno i sindaci di Sulmona, Avezzano e L’Aquila, ma anche i vescovi e le forze dell’ordine e che dovrà dare o meno il via libera alle manifestazioni di Pasqua, le più attese a Sulmona.

I dubbi sono tanti: il virus continua a viaggiare spedito infatti in Italia e in Centro Abruzzo e tra i 120 casi messi a referto ieri, d’altronde, ci sono ancora membri delle confraternite che organizzano le due manifestazioni principali di Pasqua. Il rischio di focolai incontrollati, insomma, è alto e per questo oggi il sindaco di Sulmona metterà sul tavolo della commissione le misure di prevenzione che ha concordato con le confraternite, il vescovo e la Asl.

Mascherine obbligatorie all’aperto e per tutti durante tutto il periodo delle feste, tamponi almeno ai membri del Coro del venerdì santo (quelli più esposti perché dovranno cantare senza mascherine), percorsi rimodulati e ridotti delle processioni per evitare assembramenti nei vicoli più stretti della città, green pass obbligatorio per tutti quelli che vestono le tuniche e partecipano attivamente ai riti.

Si vedrà oggi se queste misure basteranno a convincere la prefetta a dare il via libera allo svolgimento delle processioni e se la settimana santa potrà tornare a fare di Sulmona la meta tra le più ambite in Italia.

Meno incerti sono invece i grandi appuntamenti religiosi del circondario che, però, avranno una finestra più ampia per far assestare, si spera, la curva epidemiologica.

Ai festeggiamenti della Madonna della Libera a Pratola dal 29 aprile all’8 maggio, di cui abbiamo già parlato, si aggiungono infatti quelli in onore di San Domenico Abate a Cocullo. La Festa dei serpari, infatti, tornerà il primo maggio dopo due anni di stop: lo ha annunciato il sindaco Sandro Chiocchio che l’altro giorno ha sciolto le riserve e convocato la macchina organizzativa. Quello di Cocullo è un altro evento ad alto rischio: seppur svolto quasi interamente all’aperto, infatti, richiama nel piccolo centro decine di migliaia di visitatori che si concentrano tutti in un solo giorno nelle viuzze del paese.

“Anche se teoricamente non dovremmo rispettare nessuna misura di contenimento, stando alla road map delle riaperture ad oggi, prenderemo comunque delle precauzioni – spiega il primo cittadino – una di queste sarà quasi sicuramente l’uso delle mascherine all’aperto e al chiuso”. E se i serpenti saranno liberi di avvinghiarsi sulla statua del santo e le braccia di serpari e curiosi, qualche paletto in più ci sarà verosimilmente per i riti correlati come quello della campana che, secondo la tradizione, viene suonata dai fedeli in chiesa addentando la cordicella per curare e prevenire il mal di denti. Una pratica che in tempo di Covid non è decisamente consigliata: San Domenico protegge dal morso delle vipere, non da quello del virus.

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