
Confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila l’assoluzione con formula piena per l’ex sindaco del Comune di Rivisondoli Roberto Ciampaglia, l’ex assessora Stefania Monaco e le figure tecniche Fiorella Ionata e Annamaria Monaco, accusati nella vicenda dello sponsor alla figlia della vigilessa. Non hanno trovato fondamento le accuse già respinte in primo grado dal tribunale di Sulmona con la sentenza di assoluzione dello scorso 12 settembre, mosse a carico degli imputati in seguito alla vicenda giudiziaria risalente al 2019 quando la giunta comunale, il responsabile dell’area finanziaria e amministrativa dell’ente si sarebbero appropriati di 3 mila euro attraverso l’adozione di una delibera con la quale disponevano una variazione di bilancio e l’assegnazione di tale importo alla figlia della vigilessa del Comune per meriti sportivi.
In particolare, nell’estate del 2020 e 2021, nel rispetto della normativa anti Covid, era stata prevista la fornitura di pass per consentire l’accesso all’area dove si svolgevano gli spettacoli e il ricavato di tale operazione, di natura privata, destinato a coprire le spese, era stato temporaneamente consegnato nelle mani dell’ex sindaco. Circostanza nella quale la procura aveva individuato un’ipotesi di peculato.
Accuse oggi cadute anche in appello per gli imputati assistiti dagli avvocati Pietro Savastano e Antonietta Pace, mentre era già caduta in primo grado l’accusa di corruzione a carico dell’ex sindaco Ciampaglia per il quale era stata accertata la totale assenza di rapporti, anche occulti, con una società.
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