Rivoluzione urbanistica a Valle Madonna

Lo definisce “uno degli interventi più rilevanti degli ultimi venti anni sul versante urbanistico” la sindaca uscente di Pratola Peligna Antonella Di Nino, una di quelle medaglie, insomma, che brillano sul suo quinquennio a Palazzo.

Giovedì scorso con la firma dell’Accordo di programma con la Provincia, infatti, si è dato vita al Piano di recupero urbano che ridisegnerà il quartiere di Valle Madonna e che inciderà sulla viabilità anche del Polo scolastico.

Nel Piano sono infatti individuate molte arterie di collegamento tra il quartiere più popolato del paese e il Polo, tra quest’ultimo e la zona cimiteriale. Viene inoltre ridotto il vincolo cimiteriale ed estesa la zona di espansione di Valle Madonna.

“La firma dell’Accordo di Programma – commenta il presidente della Provincia, Angelo Caruso – dà avvio, con la partecipazione della Provincia, a un progetto che renderà più sicuro, moderno e vivibile uno dei quartieri più importanti di Pratola Peligna, nell’ambito del fattivo rapporto di collaborazione tra enti”.

La riqualificazione urbana si inserisce anche nell’apertura della nuova strada di collegamento con via del Cerrano (la strada che porta alla stazione di Sulmona) che rappresenta una rivoluzione per Valle Madonna, finora quartiere con un solo ingresso.

2 Commenti su "Rivoluzione urbanistica a Valle Madonna"

  1. Posso capire tutto, ma pensare alla riqualificazione di valle Madonna è un boiata pazzesca oltre che uno sperpero di denaro pubblico,
    Tutto nasce dall’idea bislacca che un paese possa svilupparsi su di una collina isolata invece che in pianura, sia chiaro un’idea bislacca di 40 anni fa. Perseverare però è diabolico. Valla Madonna va semplicemente demolita e ripensato il territorio urbanistico del paese nella pianura verso Sulmona o verso Raiano. Tutto sarebbe più logico oltre che più attrattivo. Invece s’insiste sull’errore di 40 anni fa. E’ la politica Peligna bellezza.

    • Il demolire non è uno sperpero di danaro pubblico?
      L’utilizzare le meglio campagne in piano non è uno sperpero?
      Chi ha suo tempo (secoli orsono) ha realizzato e sviluppato Pratola sulla parte collinare (vico I, II e altri esempi) ha commesso errore? Ovviamente è una gonfiatura la mia, ma l’esempio può essere valido.
      Ma il problema è perché divorare ancora terreno vergine.
      Il prolungamento della strada di Valle Madonna ha il suo perché e la sua utilità, ma continuare a costruire dove la popolazione scende in picchiata a che pro? Sempre la solita speculazione astrusa? Mangia oggi che domani ci si pensa?

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