Roccacasale in zona rossa. Ecco la nuova mappa

Esce, come atteso Corfinio, ed entra Roccacasale: la cabina di regia regionale ha disegnato la nuova mappa delle zone rosse che in Abruzzo si dimezzano quasi e in Centro Abruzzo, che aveva solo Corfinio, si mantengono ad un Comune, come detto quello di Roccacasale.

Al piccolo centro arroccato sul Morrone sono bastati i 5 contagi registrati nell’ultima settimana per far saltare tutti i criteri di sicurezza e in particolare quello dei 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. L’indice raggiunto, su una popolazione di 600 abitanti, è quello di 833 casi ogni 100mila abitanti, più di tre volte il limite consentito che, in realtà, a Roccacasale è di appena 1,5 casi settimanali. Gli attualmente positivi nel centro peligno sono d’altronde 14, suddivisi perlopiù in tre nuclei familiari che sono stati forse un po’ troppo leggeri nei rapporti sociali. Un contagio fortunatamente individuato prima di Pasqua (anche se accertato dopo le feste) che ha permesso se non altro di arginare la diffusione del virus.

Roccacasale era già stato tra i centri in zona rossa ultimamente e ora ci rientra con la prospettiva di restarci due settimane e di non poter godere dal 26 aprile, nel caso i numeri dell’Abruzzo venissero mantenuti, della zona gialla o comunque delle riaperture all’aperto per bar e ristoranti.

Nella provincia dell’Aquila restano in zona rossa Avezzano, Celano, Carsoli, Sante Marie, Magliano dei Marsi, Civitella Roveto, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Luco dei Marsi, Barisciano, Ocre, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Prata d’Ansidonia, San Pio delle Camere, Caporciano e Navelli, a cui si aggiungono oltre Roccacasale anche Collarmele.

Rosso, nella provincia di Teramo, per Nereto, a cui si aggiungono Campli, Morro d’Oro, Ancarano e Mosciano Sant’Angelo oltre alle frazioni di Castelbasso, Mulano e Colle di Giorgio nel Comune di Castellalto.

Nessuna zona rossa per i Comuni nelle province di Chieti e Pescara.