Roccacasale: via all’esproprio del borgo vecchio per il rilancio sociale e culturale

Mezzo borgo di Roccacasale, abbandonato da tempo nel degrado, che perde pezzi di anno in anno, una ferita in pieno centro storico che si vuole cicatrizzare. Così l’amministrazione comunale ha avviato ufficialmente la procedura di esproprio attraverso la pubblicazione dell’avviso per circa una cinquantina di particelle private. Quello di cui si parla, infatti, è meglio noto come il primo nucleo abitativo sottostante il castello De Sanctis che conserva ancora la sua forte dose di fascino. Un processo burocraticamente lungo iniziato con le prime riunioni nel 2015 e avviato concretamente nel 2017 con l’idea di valorizzare l’area sul piano abitativo, sociale, artistico e culturale.

L’esempio di recuperi consistenti, d’altronde, arriva da diverse zone d’Italia i cui comuni sono riusciti a rilanciare vecchi borghi, forti di una politica di recupero oculata. Esempi che hanno destato l’interesse dell’amministrazione di Roccacasale e dato forza in un progetto che mira a rivitalizzare, appunto, l’area attorno al castello.

Il “progetto – si legge nella delibera -, che non può legarsi esclusivamente alla capacità e ai tempi di rendimento economico, dovrà avere, al contrario, per la nostra comunità, un alto valore socio-culturale e fare in modo di aprire nuovi possibili scenari. In definitiva essere compatibile con risposte connesse alle nuove necessità economiche e sociali del paese”. Un’azione “non più prorogabile” anche per le scarse condizioni di sicurezza in cui il borgo vecchio versa. “Fare del degrado e della rovina una risorsa economica a vantaggio della comunità” è, quindi, l’obiettivo.

In un contesto di piena emergenza, il recupero di un pezzo di paese per valorizzare l’entroterra, e ripopolarlo, è più che mai attuale. “Via dalle città, nei vecchi borghi c’è il futuro”, a dirlo, solo qualche giorno fa, il noto architetto di fama mondiale Stefano Boeri. “Ritrarsi dall’urbano”, insomma, per tornare ad abitare i piccoli borghi e gestire in questo modo la densità abitativa delle metropoli.

“Spero che con questa operazione e il passare degli anni si riesca a riqualificare tutta quell’area – dichiara il sindaco di Roccacasale Enrico Pace -. Anche questa parte del programma di mandato è stata portata a termine nonostante la sua complessità, perché abbiamo agito su un’ampia zona del centro e non è stato semplice. Con questa operazione – conclude – diamo inizio al recupero di un’area storicamente e culturalmente importante. Lì, infatti, nasce la nostra tradizione legata alle erbe, era lì che abitavano le fattucchiere, aspetto della tradizione popolare che stiamo cercando di valorizzare”.

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