Roma-Pescara fuori dal Pnrr, Pd: “Una morte annunciata”. Marsilio: “L’opera si farà”

Il treno, quello dei fondi Pnrr, è passato. Quello materiale, che avrebbe dovuto collegare Pescara con la capitale in appena tre ore, chissà se mai partirà. L’esclusione della tratta veloce Roma-Pescara dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è una scure che scende sulle teste degli abitanti delle aree interne. Sulmona e Avezzano su tutte, con i rispettivi pendolari che da anni pregustano il dimezzamento dei tempi di percorrenza per raggiungere luoghi di lavoro e di studio.

“Una morte annunciata”, tuonano Nicola Maiale, Leo Marongiu e Francesco Piacente, segretari del Partito Democratico rispettivamente in provincia di Pescara, Chieti e dell’Aquila. “Era sincero nel dicembre scorso il ministro Matteo Salvini quando, rispondendo in Commissione a una  domanda del senatore Fina, ammise le difficoltà – proseguono i Dem -. Poi solo una serie di fumose rassicurazioni da parte degli esponenti regionali, le ultime solo qualche giorno fa alla riunione del comitato di monitoraggio ad Avezzano. Oggi si parla di rimodulazione e intanto la prima tranche di finanziamenti, pari a oltre 600 milioni di euro, è svanita. E’ questa l’influenza del Presidente Marsilio ai tavoli del governo? Che ne sarà di questo progetto fondamentale per lo sviluppo dell’Abruzzo? Torniamo a rivolgere una domanda semplice ma indispensabile: l’opera si farà, e in quali tempi?”.

Una situazione non così nera come traspare, a detta del Presidente della Regione, Marco Marsilio, ancora convinto della fattibilità dell’opera in quanto non ci sarebbe stato alcun passo indietro del governo.

“Sapevamo da tempo che quest’opera aveva accumulato molti ritardi nella procedura autorizzatoria – commenta Marsilio -. Per questo esiste la probabilità che RFI non possa garantire al Governo il completamento entro il 2026. Per questa ragione, con i ministri Salvini e Fitto avevamo già condiviso l’opportunità di utilizzare – nell’eventualità – i fondi della Coesione in sostituzione di quelli del Pnrr per i primi due lotti, e che per i lotti successivi il governo ne avrebbe garantito il finanziamento non appena le progettazioni in corso fossero mature per andare in appalto. Tutto procede regolarmente, quindi, e nelle prossime settimane RFI ha già annunciato per bocca del Commissario Macello che partirà l’appalto dei primi due lotti (Interporto – Manoppello – Scafa), sui quali nel frattempo quasi tutti i comuni e la Regione hanno fornito l’intesa in conferenza dei servizi. Lo spostamento della copertura sui fondi nazionali FSC, inoltre, non comporterebbe alcun ritardo o rallentamento, e nello stesso tempo ne garantirebbe la realizzazione senza il rischio di soccombere alla tagliola dei tempi stretti imposti dalle regole del Pnrr. Se RFI e MIT dovessero confermare la finanziabilità dell’opera con i fondi Pnrr saremmo i primi ad esserne felici, ma per le ragioni appena descritte, non abbiamo alcun timore sul fatto che l’opera rientra comunque tra gli obiettivi strategici del governo e che sarebbe in ogni caso finanziata con altre fonti di finanziamento ugualmente efficaci”.

1 Commento su "Roma-Pescara fuori dal Pnrr, Pd: “Una morte annunciata”. Marsilio: “L’opera si farà”"

  1. Ma Marsilio ha capito che questa vicenda si scorda la rielezione.
    Un consiglio: fatti candidare in Europa. E comunque chiedi.i danni a Salvini.
    Sentiamo.La Porta cosa ne dice di questa storia
    E noi, attrezziamoci per un futuro fuori da questi schemi

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