Secondo la Cgil, “Con l’alibi della insufficienza delle risorse precedentemente stanziate dalla Regione, e la disponibilità del Comune di Pratola a mettere a disposizione un diverso immobile della ex Scuola Media ‘Tedeschi’, la Regione e la ASL decidono di ridurre i posti letto previsti nella RPA da 60 a 40”. La decisione è giunta dopo che il Comune, davanti alla mancanza di risorse, ha preferito dirottare il progetto su un altro edificio invece che provare a reperire i fondi mancanti, perdendo di fatto i 20 posti letto. Ciò significa – scrive la Cgil provinciale – meno disponibilità per la popolazione anziana non autosufficiente della Valle Peligna, meno occupazione infermieristica e specializzata, meno occupazione nell’indotto per quanto riguarda i servizi esterni.
“Di fronte a questa condizione sociale e sanitaria – scrive il sindacato – la scelta di ridurre i posti letto previsti in precedenza rappresenta un fatto grave, inaccettabile e incomprensibile, che cancella gli impegni regionali assunti con specifici atti del Commissario ad Acta alla Sanità di allora e deliberazioni della Giunta Regionale per la realizzazione di una Residenza Protetta per Anziani nel territorio Peligno e Sangrino, individuando in Pratola il Comune ove realizzare la struttura. Impegni assunti dalla Regione in virtù della programmazione regionale in tema di fabbisogno per la residenzialità e semiresidenzialità – setting assistenziale per anziani non autosufficienti- che attesta, nella Provincia dell’Aquila, una carenza di 553 posti letto per le RPA e 104 per le RSA demenze, (Delibera della Giunta Regionale n. 129 del 30 marzo 2017)”.
“Al sindacato, scrive ancora la Cgil, interessa che la struttura si realizzi in fretta e nel rispetto degli impegni assunti per quanto riguarda i posti letto, l’occupazione futura e riflessi positivi sull’economia locale, di Pratola e dell’intera Valle Peligna. Per tali ragioni abbiamo ritenuto e riteniamo fuori luogo, poco eleganti a dir poco, le allusioni e accuse nei nostri confronti espresse dal Sindaco di Pratola nel corso del Consiglio Comunale del 26 scorso.Se il procedimento si è riavviato è anche grazie al nostro intervento pubblico del 28 gennaio 2020, alle richieste inviate alla regione e ASL nei giorni successivi, rispondendo così anche alle sollecitazioni dei nostri iscritti. Alla Regione e alla Asl rinnoveremo la richiesta di essere informati e ascoltati, non escludendo la messa in atto di utili iniziative e mobilitazioni finalizzate ad ottenere il rispetto degli impegni precedentemente assunti”.
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