Ruba le elemosine in chiesa, torna in carcere

La messa alla prova è andata male e così Giuseppe Coralli, trentanove anni di Sulmona, è tornato l’altro giorno in carcere, a Regina Coeli, dove dovrà scontare un detenzione per una serie infinita di reati. Conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti di droga e reati contro il patrimonio, l’uomo l’11 settembre scorso aveva ripulito le urne delle elemosine della cattedrale di San Panfilo a Sulmona. Qualche spiccio, in realtà, che gli è stato trovato in tasca dagli agenti della squadra Volante della polizia di Sulmona dopo che avevano visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza. A Coralli era stata concessa la misura della messa alla prova con affidamento ai servizi sociali, un atto di fiducia da parte dei giudici che, in questo caso, è stata tradita. Vista così l’informativa della polizia, l’Ufficio di sorveglianza dell’Aquila – che si occupa della detenzione dei condannati – ha deciso di revocare la messa alla prova, emanando un ordine di carcerazione che è stato eseguito dalla stessa polizia.

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