San Raffaele, Casini: “Adottare tutte le misure necessarie”

Grande è la preoccupazione per la clinica San Raffaele, dopo la notizia di un nuovo contagio e il possibile verificarsi di un focolaio di Coronavirus nella struttura. Dopo le diverse sollecitazioni effettuate nei giorni scorsi, ma rimaste senza risposta, questa mattina, a nome anche dei sindaci del territorio, la sindaca Annamaria Casini ha sollecitato nuovamente, in maniera formale, i vertici della clinica e della Asl1, le autorità regionali, il Prefetto e i carabinieri Nas, diffidando, ciascuno per la propria competenza, “ad adottare urgentemente tutti i provvedimenti necessari a contenere la diffusione del contagio del virus, con riferimento anche alla possibilità di porre tutta la struttura,  compreso degenti e personale, in sorveglianza attiva e/o isolamento fiduciario, evitando ulteriori contatti con l’esterno”.

“Dopo i primi due casi accertati – scrive Casini – i contagi risultano in aumento e questo è molto preoccupante se parimenti correlato al fatto che non abbiamo ricevuto informazioni di dettaglio sulle procedure di diagnosi effettuate per rilevare l’entità complessiva della diffusione nella clinica e neppure se siano state vagliate misure di contenimento più severe ed adeguate, come avevo richiesto, che possano mettere in sicurezza la città e il territorio. Non sono stati forniti dati ufficiali e dettagliati, relativi alla complessiva situazione in esame, sulla cui base possano essere adottati eventuali ulteriori e motivati provvedimenti da parte della sottoscritta. Con questa ulteriore nota, questa volta concertata e inoltrata anche a nome degli altri sindaci del territorio mi aspetto che si  pongano in atto e con la massima urgenza quelle misure necessarie per mettere in reale sicurezza il Comune di Sulmona e, così, l’intero comprensorio peligno ed i suoi abitanti”.

2 Commenti su "San Raffaele, Casini: “Adottare tutte le misure necessarie”"

  1. Ma come cara sindaca… Non era tutto sotto controllo?
    Poi oggi è giovedì e ancora persiste l ospedale Covid!!!

  2. Ma non era sotto controllo la situazione? Sue dichiarazioni. Qui si sta configurando il reato di procurata epidemia e tutto perché non è stato fatto un secondo tampone. È bene che il comune a tutela dei suoi cittadini prenda provvedimenti anche per vie legali.

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