Sanità, il lento ritorno all’attività ordinaria

La rete di presidi ospedalieri dedicati al Covid che si sta delineando nella Regione Abruzzo, consente alla giunta Marsilio di iniziare a programmare un piano per la riapertura di tutti gli servizi sanitari, ripristinando l’assistenza che era stata rimodulata per far fronte all’assistenza. Lo sottolinea l’assessora alla Salute, Nicoletta Verì, commentando i progetti che stanno prendendo forma su tutti i territori. “Poter disporre – scrive Verì – di strutture esclusivamente dedicate ai pazienti Covid rappresenta davvero un punto di svolta e va nella direzione di quanto previsto dal piano di emergenza regionale, che indicava proprio questo percorso per una gestione della pandemia che garantisse la presa in carico e la cura dei pazienti contagiati dal virus e, allo stesso tempo, la prosecuzione di tutte le attività ordinarie in assoluta sicurezza”.

Ogni Asl ha dunque individuato una struttura, già di proprietà, da allestire o riconvertire per il Covid. All’Aquila saranno ricavati circa 120 posti letto all’ospedale San Salvatore, ubicati nel Delta 7 medico, con un investimento che attualmente è di un milione e 600mila euro. Gli interventi sono già a buon punto e in un secondo momento si procederà anche a potenziare una serie di servizi collaterali, come l’implementazione del laboratorio analisi, così da disporre di un presidio efficiente e completamente attrezzato, distinto e isolato dal resto dei reparti, sui quali però potrà contare (con precisi protocolli di sicurezza) per far fronte a esigenze sanitarie particolari che dovessero verificarsi.

“Siamo ancora in piena emergenza – puntualizza l’assessora Verì – e anche se i numeri sembrano fornire qualche spiraglio di speranza, dobbiamo essere pronti ad affrontare qualunque scenario (anche il peggiore, che speriamo non si prospetti mai) in totale sicurezza ed efficienza. In queste settimane di crisi sanitaria, il nostro sistema regionale, troppo spesso criticato ingiustamente, ha dimostrato invece di essere in grado di far fronte a situazioni imprevedibili e di forte stress su strutture e operatori. A breve, con l’entrata in funzione di tutte le strutture dedicate, potremo gradualmente tornare a una sorta di normalità sanitaria negli altri presidi, ben sapendo però che con il Covid dovremo continuare a convivere ancora per lungo tempo”.

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