Sanità, il Pd: “Pandemia nella pandemia”

“Denunciamo da mesi carenze, ritardi e omissioni nella gestione Covid e non solo, ma ogni accusa cade nel nulla”. Così il Pd di Sulmona dopo il precipitare degli eventi all’Annunziata e più in generale sul territorio del Centro Abruzzo: “Le difficoltà di medici, infermieri e pazienti dell’ospedale di Sulmona non sembrano interessare alla Regione Abruzzo che aumenta il tetto nella misura di 1 milione 300mila euro alla Casa di Cura San Raffaele di Sulmona senza nulla dire e nulla fare anche in favore dell’ospedale, nonostante la gravissima situazione in cui versa – scrivono i Dem -. Se a questo aggiungiamo che dal nostro nosocomio la Asl, complice qualche dirigente locale, sottrae medici ed infermieri professionalizzati per trasferirli all’Aquila o ad Avezzano e contemporaneamente, per rimpiazzarli, assume tramite agenzia interinale persone magari alla prima esperienza, viene il sospetto che la sanità, anche in un momento come questo, venga usata per fini elettorali”.

Un’indecenza per i Democratici quello che sta facendo la giunta regionale, definita “pandemia nella pandemia”.

“Il Circolo del Partito Democratico di Sulmona, che ha sempre chiesto una attenzione diversa sulla sanità peligna denuncia, ancora una volta, lo smembramento ‘organizzato’ dell’ospedale di Sulmona – si legge in una nota -, le dubbie assunzioni fatte tramite agenzie interinali, e si interroga su come sia possibile che la Regione Abruzzo, in un momento così critico, nel decidere di destinare fondi al una clinica privata non spenda neppure una parola su una struttura pubblica al collasso favorendone di fatto un continuo peggioramento”.

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