
A leggerlo il comunicato inviato dalla Asl questa mattina, in risposta alle denunce di stampa e politica sulla sanità che non funziona in Valle Peligna, sembra, l’ospedale Annunziata di Sulmona, un presidio modello: 51mila visite specialistiche, 39mila esami diagnostici, endocrinologia con 3 sedute a settimana, ben 2 concorsi da primario effettuati sui 5 vacanti (da anni e anni), 21 dirigenti medici assunti, 2 ostetriche, 1 tecnico di laboratorio, 4 tecnici di radiologia, 1 farmacista e 17 infermieri.
“Sono inoltre in dirittura d’arrivo gli avvisi pubblici per Dirigenti medici di Cardiologia e di Medicina Interna e quest’ultimo consentirà l’attivazione del nuovo reparto di Lungodegenza, per un ulteriore miglioramento del ciclo assistenziale”. Già sentita anche questa.
Non tralascia, la Asl, neanche l’emergenza di neuropsichiatria infantile dove da oltre un mese duemilacinquecento ragazzi sono stati abbandonati senza psicologi e logopedisti, ma dove, promette la Asl, dal 1 aprile prenderà servizio un secondo dirigente medico e “si sta assumendo un nuovo psicologo in aggiunta allo psicologo già assegnato all’ospedale”. Mica no: 2 psicologi per tutta l’area peligno-sangrina.
“A tutto questo – aggiunge la Direzione aziendale – si aggiunge un investimento, nell’ambito del PNRR, per la casa di comunità e la centrale operativa territoriale, di oltre 4 milioni di euro ed investimenti di edilizia sanitaria per l’adeguamento dell’ospedale per altri 8 milioni e 400.000 euro”.
Soldi e investimenti, a dire il vero, che il territorio aspetta da anni, che sono stati anche decurtati, per dirla tutta, rispetto alle cifre iniziali e che vengono usati come i carri armati per Mussolini.
Tra l’infinito futuro di “spero, prometto e iuro”, intanto, chi sul territorio ci vive, tutta questa grandeur sanitaria fa proprio difficoltà a percepirla: a partire dalle famiglie degli oltre duemila ragazzi rimasti senza pediatra, gli anziani con la cataratta annebbiata a tempo indeterminato, e ancora le carenze di gastroenterologia, ematologia, per non parlare del calvario per chi entra in pronto soccorso, le liste d’attesa dai tempi biblici e una medicina territoriale che non funziona. Nonostante i comunicati stampa.
Senza aggiungere, poi, che in alcuni casi, dagli ambulatori, vengono rilasciati referti fantasiosi, che preoccupano pazienti (spazientiti, ma attenti alla propria salute) capaci di avere il coraggio di andare ad una consulenza privata e sentirsi dire che “quella diagnosi non esiste”.
E tutto questo (che sarebbe da DENUNCIA, vera) non giustifica “paure”?
Si avvicinano le elezioni e Pinocchio Che deve dire? Quindi di cosa vi lamentate funziona tutto…🤣🤣🤣manche a zelig se barzellette…
Perché non parlare dei presidi per diabetici che per i malati mancano da più di un mese? Questo accade solo nella asl di Sulmona.