Sbic: “Basta alla politica della discarica”

E’ ora di cambiare direzione, di muoversi verso quel modello Capannori, a rifiuto zero, di cui Sbic è stato promotore sin dal 2019 quando nel centro toscano, leader in Europa sulla politica dei rifiuti, il gruppo civico del bene comune si recò riportando esperienze ed idee (VIDEO).

Per questo, ora, Sbic dice basta ai rifiuti indifferenziati, basta al ricorso sistematico e unidirezionale della discarica come soluzione, basta, più in generale, ad una gestione di Cogesa che ha portato la partecipata sull’orlo del fallimento.

Approva Sbic la scelta fatta dai sindaci che hanno rimosso il Cda e nominato Gerardini ad amministratore unico: “I cittadini del territorio cominciano già a misurare, con l’arrivo dei primi disservizi, gli effetti nefasti di una cattiva gestione dell’ente sovracomunale. Sulmona Bene in Comune ritiene che tali situazioni non debbano ripetersi nel futuro e che la gestione degli enti sovracomunali debba essere improntata alla massima responsabilità, competenza e trasparenza – scrive la forza di maggioranza -. In questa prospettiva di riforma della politica territoriale dei rifiuti vediamo la riaffermazione del Cogesa come bene comune per il nostro territorio: un ente pubblico, in cui i cittadini possano continuare a esercitare il controllo democratico; un ente che tuteli, nello stesso tempo, il lavoro e la salute dei cittadini che vivono nelle zone limitrofe agli impianti e che negli anni si sono mobilitati per rivendicare il diritto sacrosanto a vivere in una città salubre; un ente che non può prestarsi a diventare la copertura delle inefficienze nella gestione dei rifiuti di altri territori, la discarica dell’indifferenziato altrui. Il Cogesa può invece rappresentare un prezioso strumento di organizzazione di una comunità territoriale che punti alla riduzione massima della produzione di rifiuti”.

4 Commenti su "Sbic: “Basta alla politica della discarica”"

  1. i ritiri vengono fatti su indicazione dei comuni o sbaglio?

  2. bene,le direttive,Leggi,regolamenti,obbiettivi,ecc Europei (termovalorizzatorei/biogas ecc, inclusi) European Green Deal sono nero su bianco, roadmap:
    https://environment.ec.europa.eu/strategy/circular-economy-action-plan
    quindi,basta rispettare le regole ,oltretutto in rete tutte le informazioni,comprese quelle sulle migliori aziende specializzate/virtuose in “economia circolare”,nella puntata di Report Rai3 del 26/12 la realta’ attuale con alcune eccellenze della nostra
    italietta…a Foligno oltre alla “utile/redditizia” giostra hanno anche economia circolare, biometano ecc, proficua/vincente,dunque basta copiare… o cedere l’intero poltronificio,o no?

  3. Tante parole inutili per non dire nulla chiacchiere vuote prive di contenuto e di ogni tipo di risvolto pratico, una dichiarazione tanto inutile quanto priva di effetti si fissano impegni generici senza dire come. Niente discarica e quindi? Riduzione della produzione dei rifiuti che significa che la gente si deve mangiare anche gli avanzi la plastica la carta e quanto altro? Ma siamo su scherzi a parte?

  4. E questa “comunità territoriale “… quanto territorio e abitanti/utenti deve ricomprendere?
    Ecco, noi cittadini, restiamo in attesa da parte dei Sindaci Soci di una risposta chiara e non modificabile.

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