
La tecnologia al servizio della battaglia contro lo spopolamento delle aree interne. In principio fu Spotify il primo colosso a dare il via libera ai propri lavoratori. Libertà di lavorare ovunque, in qualsiasi parte del mondo, senza vincoli di presenza in azienda. Apple ha chiesto la presenza dei dipendenti in ufficio almeno 3 giorni a settimana, ma il 90% degli assunti ha già bocciato la proposta dichiarando di voler proseguire in smart. Lavorare da casa per i grandi imperi si potrà fare anche da Scanno che vuole evitare l’inevitabile impoverimento della propria economia. Lo farà grazie alla produttiva collaborazione di alcuni volenterosi concittadini con l’assessorato alla Cultura, l’amministrazione Comunale di Scanno ha aderito al progetto “HQ Village”, proposto dalla Well Fare srl.
Le indagini di settore confermavano già da tempo, la costante crescita della volontà delle aziende, di dislocare in realtà diverse dalle città alcuni dei propri settori operativi. Tra le pochissime notizie positive che ha regalato la pandemia c’è sicuramente l’incremento e il rafforzamento del lavoro da casa, lontano dall’ufficio e in totale comodità. A favorire tali scelte aziendali, contribuiscono diversi aspetti materiali ed immateriali, come ad esempio: il costo degli affitti degl’immobili nei grandi centri urbani o il desiderio di alcuni collaboratori, sempre più ben disposti e numerosi a lavorare e vivere in località dove la “dimensione umana e la qualità della vita” possono essere una pratica quotidiana.
Indiscutibili sono le positive ricadute e gli effetti che potrà produrre questa attività nella realtà sociale ed economica di Scanno, soprattutto per quella relativa agli immobili, ai consumi ed ad una qualificata vivacità dei nostri borghi e del territorio, sempre più ambiti. Insomma, chi non vorrebbe avere un lavoro vista lago? Magari a forma di cuore.
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