Scintille sul gasdotto. Marsilio: “Atto dovuto”

La tempesta di polemiche dopo il sostanziale via libera dato dalla Regione al gasdotto Snam nella riunione della Presidenza del consiglio dei ministri tenutasi ieri, non accenna a placarsi. L’inaspettata retromarcia fatta dalla Regione viene definita vergognosa dalla senatrice Gabriella Di Girolamo che sottolinea come Marsilio “non ha il coraggio neanche di metterci la faccia”. Il riferimento è al fatto che per la seconda volta, e nonostante gli appelli e gli inviti, l’Abruzzo abbia inviato al tavolo un tecnico del Genio civile, anziché un rappresentante della politica.

“Marsilio Vuole il metanodotto? – incalza la Di Girolamo – Approvi una nuova delibera che annulla gli atti regionali precedenti e venga a spiegarla in Valle Peligna. Nascondersi dietro un funzionario regionale non riduce le sue responsabilità in questa triste vicenda”.

Attacchi strumentali per il presidente della Regione: “Sul parere reso dalla Regione è ora di finirla con le mistificazioni – ribatte Marsilio -. Alla riunione convocata dal ministero si esprimono pareri sulla base delle competenze attribuite. Una riunione del genere non è un’assemblea politica dove si va a fare propaganda. La regione aveva il compito e il preciso dovere di esprimere la compatibilità dell’opera con alcune precise normative tecniche e con determinati strumenti pianificatori. Non potevamo testimoniare il falso dicendo che l’opera contrasta con le norme e con questi strumenti pianificatori, quando l’istruttoria degli uffici certifica il contrario”.

Secondo Marsilio quella del Pd è una recita e invita per questo il sindaco di Sulmona a far votaren la sfiducia a Draghi da Letta.  Mica no.

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