
Un tavolo tecnico dedicato alle scuole che non si limiti però alla verifica delle pratiche edilizie che le riguardano, ma che analizzi e dia risposte sull’offerta formativa, perché sia adeguata a rispondere all’offerta di lavoro, alle esigenze sociali ed economiche del territorio.
La proposta arriva dal dirigente del Polo scientifico Massimo Di Paolo che ha inviato una richiesta a sindaco, giunta comunale, sindacati, associazioni di categoria, operatori del turismo (la Dmc), industriali e uffici scolastici.
“Bisogna attivare un dibattito partecipato di riflessione sulla condizione giovanile e i nuovi bisogni formativi – spiega Di Paolo – attraverso una visione evolutiva del tessuto socio-economico del territorio”.
Perché la sfida, in qualche modo, è capire anche la direzione da prendere, anche alla luce delle analisi economiche che hanno fatto registrare a Sulmona, ad esempio, dei forti squilibri rispetto alla media nazionale delle professioni e delle attività in campo.
“Le condizioni che vivo, sento e raccolgo, sulla condizione della scuola – continua il dirigente scolastico -, sono spesso caratterizzate da disinformazione e da un approccio purtroppo non più in linea con la giurisprudenza che regola l’organizzazione scolastica, né con i processi organizzativi e gestionali più attuali. L’obiettivo è di intraprendere insieme un percorso utile e necessario per la nostra città ed in grado di prospettare una visione di scuola moderna e coerente con gli indirizzi nazionali più attuali”.
Il solito borioso narcisista che pensa di avere le soluzioni in tasca e invece ripete a pappagallo slogan e formule vuote
Credo che debba lui iniziare a dare prova aprendo le palestre scolastiche alle a.s.d. della nostra città che sono relegate a svolgere le proprie attività in un unico impianto comunale che è il Palazzetto dello Sport.
Siamo alle solite. Mania di protagonismo!
Finalmente, una proposta.
Mi permetto di suggerire di chiamare la Provincia ed i sindaci del territorio: dall’alta val Pescara alle Tre Valli.
Finalmente, una proposta dal mondo della scuola.
Mi permetto di dare due suggerimenti:
1) chiamare la Provincia
2) i sindaci del territorio: dalla Val pescara alle Tre Valli
Una proposta? Quale?
Iniziamo a riportare a Sulmona il De Nino Morandi
Una proposta? Quale?
Occorre riportare subito il Di Nino Morandi a Sulmona.
L’infelice dislocazione in cui si trova sta facendo sparire due prestigiosi istituti tecnici.
Ma pensate veramente che far ritornare le scuole a Sulmona implichi una moltiplicazione della popolazione studentesca? I numeri sempre quelli sono
Il dirigente afferma:”perché la sfida, in qualche modo, è capire anche la direzione da prendere, anche alla luce delle analisi economiche che hanno fatto registrare a Sulmona, ad esempio, dei forti squilibri rispetto alla media nazionale delle professioni e delle attività in campo”. Ma di chi e la colpa del “non rientro” delle scuole a sulmona? Sembrerebbe, nome qualcuno pensa, che sia stata una sua ripicca per lo scarso consenso per la sua candidatura alle regionali!
bene,in tutto il Mondo, nelle programmazioni/pianificazioni contano i numeri,i dati,gli studi/analisi/ricerche/indagini e soprattutto le tendenze dei probabili/possibili futuri scenari,il tutto e’in rete…oltretutto basta chiedere al concittadino Sig. Ronci,
autorevole/competente studioso,dunque tutte chiacchiere per qualche secondo di visibilita’…una messa in scena,o no?