Scuole a due velocità. Nuova sede al “Patini” di Castel di Sangro. Situazione disastrosa in Valle Peligna

“E’ questo il modo migliore per celebrare l’apertura dell’anno scolastico. Gli studenti tornano in classe e qui a Castel di Sangro trovano una scuola completamente rinnovata, come in molti altri istituti abruzzesi, specie quelli colpiti dal terremoto nel cratere sismico. Prosegue la nostra campagna per la ricostruzione di strutture scolastiche e per dotare tutti gli edifici, anche quelli solo danneggiati, di idonei requisiti strutturali, impiantistici ed ambientali. Con il fondo complementare e con i fondi per la ricostruzione prevediamo di finanziare il 100 per cento degli interventi nelle scuole. Un programma che abbiamo sostenuto e implementato, che ci consente di fare di ogni istituto scolastico una scuola sicura per i nostri studenti. L’auspicio è che in questo anno si possa studiare e lavorare in assoluta tranquillità anche se avremmo preferito che il governo nazionale ascoltasse le nostre richieste in materia di ventilazione controllata nelle aule scolastiche che ha dimostrato di abbattere il rischio di trasmissione di coronavirus e quindi di rendere più salubre l’aria anche in chiave ‘anti-Covid’”.

E’ quanto dichiarato dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo oggi alla cerimonia di inaugurazione al liceo “Teofilo Patini” di Castel di Sangro, a seguito dell’ultimazione dei lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico.

Presenti anche l’assessore regionale Guido Liris, il sindaco di Castel di Sangro e il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, il nuovo direttore dell’Ufficio scolastico regionale Abruzzo, Massimiliano Nardocci, la dirigente Scolastica Cinzia D’Altorio, i tecnici che si sono occupati dell’intervento, esponenti dell’USR Abruzzo ed una folta rappresentanza studentesca.

I lavori hanno avuto un importo totale di ‪5.800.000‬ euro ed hanno riguardato in particolare l’inserimento di isolatori sismici, l’adeguamento di fondazioni e pilastri, la sostituzione del manto di copertura e degli infissi per migliorare l’isolamento termico, l’installazione di una pompa di calore, di pannelli fotovoltaici, di un ascensore, il rifacimento delle aree esterne ed altre opere complementari.

Se nell’Alto Sangro di problemi alle strutture scolastiche non ce ne sono, non si può di certo dire la stesso cosa in Valle Peligna, che nuovamente si trova ai nastri di partenza zoppa (per non dire immobile). Oggi l’inaugurazione della sede della scuola “Serafini” senza istituzioni è l’unico raggio di sole in un contesto disastrato. Il liceo classico attende ormai dal lontano 2009 di riabbracciare i propri alunni nella storica sede di piazza XX settembre. Tardano ancora le operazioni per il trasloco del materiale all’interno dell’edificio prima di dare il via al progetto.

Peggio ancora la situazione del Itcg “De Nino-Morandi”, svuotato dal 2014, con gli alunni che oggi sono tornati virtualmente tra i banchi in attesa del contratto per la sede di Sant’Antonio. Il via libera è arrivato nel pomeriggio con una determina della Provincia che accetta le condizioni poste dalla Sant’Antonio, pur essendo differenti da quelle dell’avviso pubblico. Gli studenti di ragioneria e geometri dovrebbero così tornare a Sulmona dopo otto anni lunedì prossimo, sempre che nel frattempo si riescano a fare contratti e volture necessarie.

Non va meglio la situazione all’Iti “Da Vinci” di Pratola Peligna, risultato inagibile dopo i sondaggi effettuati dalla Provincia nel 2021, e spuntati fuori solo grazie ad un articolo riportato dalla nostra testata ad agosto. Fino ad allora, per un anno e mezzo, quegli studi sono rimasti taciuti, non si capisce a causa di chi, con i laboratori e la palestra della sede di Capo Croce che risultano tra le aree maggiormente problematiche.

Per quanto riguarda la scuola primaria gli studenti della “Lombardo-Radice” hanno detto addio (almeno quelli delle 6 classi ospitate) al confettificio nel quale erano stati relegati per potersi riunire assieme nell’ex sede della Croce Rossa. Sempre immobile, invece, la situazione della scuola primaria “Masciangioli“, momentaneamente ospitata presso il nuovo plesso scolastico delle “Capograssi”.

Insomma, una situazione disastrosa in Valle Peligna. Il Centro Abruzzo, per quanto riguarda le strutture scolastiche, corre a due velocità. E se per le sedi di scuole fino alla secondaria di I grado (anche dette scuole “medie”) i ritardi sono da attribuire ai pochi fondi all’interno delle casse comunale, lo stesso non si può dire per la situazione di Istituti e Licei, di competenza di una Provincia che ha volutamente lasciato nell’oblio la Valle Peligna, i suoi studenti e il loro futuro

1 Commento su "Scuole a due velocità. Nuova sede al “Patini” di Castel di Sangro. Situazione disastrosa in Valle Peligna"

  1. Anche mio figlio stamane ha svolto le lezioni con ventilazione controllata,la ventola del pc🙄

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