Scuole, assessori e crisi d’identità

La “giustificazione” è firmata dal papà e d’altronde trattandosi di scuole, l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Sinibaldi deve essersi adeguato al contesto. La e-mail con cui il Comune comunica alla scuola Lombardo-Radice la nuova sede nella quale saranno allocati gli oltre 360 studenti a partire dall’11 settembre (in attesa e nella speranza che in via Togliatti si sblocchi il cantiere) se non altro lascia lo spazio a un sorriso in un caos amministrativo che a poche ore dalla prima campanella non ha ancora chiarito a tutti gli alunni delle diverse scuole dove e quando inizierà l’anno scolastico. Qualche chiarimento dovrebbe arrivare oggi nel corso di una conferenza stampa convocata dall’assessore Santarelli e dallo stesso Sinibaldi. Sempre che sia lui e non il padre.
Perché, si diceva, la e-mail inviata alla scuola porta in calce la “firma” dell’assessore ai Lavori Pubblici Armando Sinibaldi. Che sì assessore lo è stato, ma una trentina di anni fa. Uno scherzo o un errore, chissà, che però la dice lunga sul nepotismo a palazzo San Francesco, dove i cognomi sono sempre gli stessi tanto da poter indurre in errore la mano, probabilmente, di qualche addetto.
Dettagli e crisi di identità a parte, il piano logistico predisposto dal Comune per la Lombardo-Radice prevede il trasferimento degli studenti in parte nei locali dell’ex Centro di salute mentale e della Cescot e in parte nei locali a piano terra dei 64 alloggi delle case Ater nella zona Peep.
Nel primo locale troveranno spazio dodici aule, nel secondo cinque e nel terzo due. “Immobili che si adattano in termini di conformità igienico-sanitaria, sia in termini di sicurezza sismica” assicura il Comune che, però, le carte ai genitori degli alunni, quelle dei collaudi dei vigili del fuoco, ad esempio, non le ha ancora mostrate.

L’assessore Sinibaldi assicura comunque che tutto sarà pronto per lunedì e ai genitori non resta che attendere e verificare, anche se questa volta non intendono passare sopra ad eventuali errori e mancanze.
Dovranno invece attendere il pomeriggio i genitori degli studenti di un altro edificio scolastico, quello della Masciangioli, che comprende oltre alle elementari, anche le materne Collodi e Montessori.
Qui i 196 alunni dovrebbero essere ospitati nei Musp che, però, a quanto sembra non saranno pronti prima della fine del mese. Così oggi sarà comunicato loro quale sarà la soluzione provvisoria della sede provvisoria. Nella speranza che i lavori nella sede madre, finanziati e appaltati da oltre un anno e mezzo, prima o poi riescano davvero a partire.
Anche perché i Musp sono in affitto per soli dieci mesi: per ulteriori ritardi non ci sarebbe giustificazione utile. Neanche se la firma papà Armando.

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