
Gli uffici comunali stanno ancora valutando la richiesta, pesando le responsabilità dei ritardi e il costo delle materie prime; di certo però ci vorranno soldi aggiuntivi per far partire questo cantiere, soldi che in cassa al momento non ci sono, essendo il ribasso d’asta di appena l’1%: si e no 30mila euro.
Un’impasse dalla quale si spera prima o poi di uscire, anche perché all’apertura della Masciangioli sono legate le speranze per l’avvio dei lavori nelle altre scuole, a partire dalla Capograssi che dovrebbe aprire il cantiere a metà giugno e per la quale, però, ad oggi non c’è una sede alternativa.
Anche per questo il sindaco e l’assessore Tirimacco, questa mattina si sono recati negli uffici di Fossa: “La situazione rispetto al passato è cambiata – spiega Annamaria Casini – per questo abbiamo chiesto a Fossa di sostenere le spese per le sistemazioni provvisorie delle scuole in attesa che siano conclusi i cantieri. E’ stato un incontro interlocutorio, ora con gli uffici provvederemo a fare una ricognizione dei bisogni”.

Né è praticabile l’uso del plesso di Sant’Antonio, come qualcuno aveva fantasticato, perché l’edificio di via Mazzini ospiterà dal primo settembre l’istituto tecnico per ragionieri e geometri. Oggi stesso con l’approvazione del bilancio, la Provincia ha provveduto ad accantonare circa 100mila euro per l’affitto. Almeno l’Itcg tornerà a Sulmona.
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