
La comunicazione ufficiale è arrivata ieri: un rigo secco all’indirizzo del presidente del consiglio comunale Cristiano Gerosolimo, nel quale il consigliere Maurizio Proietti, annuncia la sua uscita dal Gruppo di Libera e Forte per confluire in quello dei senza gruppo, in opposizione però. Come da art 65 del regolamento che Proietti cita.
Nessuno, della sua fede di destra, al momento, gli ha aperto le porte; ma forse è solo una questione di tempo. La destinazione per Proietti dovrebbe essere, almeno quella da lui auspicata, la casa di Fratelli d’Italia, partito gettonato di questi tempi dato il vento in poppa. In tal caso il gruppo in consiglio passerebbe a tre membri: oltre al candidato sindaco Vittorio Masci, cioè, il “pentito civico” Salvatore Zavarella e, appunto, Proietti.
Resta al momento al suo posto, in maggioranza e nel centrosinistra, invece, la moglie di Proietti, Caterina Di Rienzo, che con il marito è stata eletta in accoppiata elettorale sulla scheda di Libera e Forte.
Già lunedì prossimo, insomma, marito e moglie saranno “separati in casa”, ovvero seduti su scranni opposti del consiglio, nonostante siano stati eletti insieme. Imbarazzante, a dir poco.
Per lunedì, infatti, è stato convocato (ore 15) il consiglio comunale che servirà a surrogare la carica di consigliere del Cinquestelle Jacopo Lupi, dimissionario per consentire che il suo stato di salute, ovvero le sue inevitabili assenze, compromettano i numeri, risicati, della maggioranza. Al suo posto entrerà Angelo D’Aloisio che con i compagni del Movimento ha condiviso la scelta, nonostante prima di lui ci fossero altri due candidati più votati.
Il quadro della giunta, al momento, resta lo stesso: bisognerà prima capire chi e con quale convinzione sarà della maggioranza, infatti, per mettere eventualmente mano ad un probabile rimpasto. Con la Di Rienzo che, se vorrà restare in maggioranza, sarà chiamata insieme ai suoi colleghi di banco a sottoscrivere verosimilmente un documento di rinnovata fiducia.
Il sindaco Di Piero, d’altronde, non ha intenzione di fare ribaltoni e modificare l’assetto di coalizione: nessun ingresso esterno, insomma, che potrebbe paradossalmente complicare le cose, a partire dal paventato ingresso di Massimo Di Paolo (che andrebbe in quota Pd) al posto di Andrea Gerosolimo.
Il sindaco preferisce insomma “l’assetto da guerra”, ovvero una maggioranza, fosse anche solo otto a otto (nel caso la Di Rienzo decidesse di “riconciliarsi” politicamente con il marito), convinta, piuttosto che una più ampia ma con nuove spinte di rottura al suo interno. Che già così non sono messi proprio bene. La Pasqua è passata, in fondo, è tempo di scendere in trincea.
Per gli addetti ai lavori:
“Homo faber fortunae suae”.
La frase è attribuita all’autore romano Appio Claudio CIECO.
Per noi e per tutti il proverbio della settimana:
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Ci dissi lu surci a la nuci: “Dammi tempu chi ti perciu”
Quindi alla fine la famosa verifica di maggioranza richiesta dal gruppo libera e forte si è conclusa con una auto verifica che ha prodotto l’effetto opposto da quello ventilato, si voleva rafforzare la maggioranza là si è indebolita. Forse qualcuno dovrebbe tornare all’abc della politica. Alle prossime elezioni ci ricorderemo di chi di cosa è del perché, prossime elezioni che si fanno sempre più prossime grazie a chi ventilava il bene comune e invece ha pensato solo ai fatti propri
Giorno dopo le regionali finalmente arriveranno le tanto attese dimissioni.
Il mio voto non lo vedrànno più ne lui ne la moglie .
Questo è poco ma sicuro …. …
Forza Sulmona …la potatura e’ ancora lunga ma ce la faremo a far
Entrare giovani volenterosi…
Un applauso ad Attilio d’Andrea e Jacopo Lupi …..la prossima volta 5 stelle anche io !
Chi quelli che hanno governato con chiunque?
Marito e moglie nello stesso consiglio in gruppi opposti e diversi.
Cioè due persone che condividono lo stesso letto dovrebbero una, verificare e essere alterativa politica ammministrativa all’altra…. Germe per cortesia può far chiarezza e approfondire?
5 stelle? Ah ah ah ah