Stesso copione sarà probabilmente quello della farmacia comunale, in scadenza il 4 dicembre. E nessuno sa niente, sindacati compresi. Non c’è prosecuzione, non c’è continuità di lavoro e di servizi rischiando, tra l’altro, anche l’interruzione di pubblico servizio, denunciano le sigle.
“La nostra richiesta- scrivono in una nota congiunta-, non trova mai risposte certe e precise, sia in termini di tempi che di procedure. Sembra che infatti sia normale, in questa amministrazione Comunale, interrompere ciclicamente i servizi Pubblici”. Così da una parte ci sono i lavoratori (ex socialmente utili e ex mobilità) che nonostante tutto garantiscono i servizi da 20 anni, dall’altra ci si potrebbe ritrovare di fronte ad un Comune fortemente in difficoltà nel garantire il minimo indispensabile ai propri cittadini.
Un’immediata e definitiva soluzione, per quanto possibile, chiedono i sindacati pronti, in caso contrario, ad ogni forma di lotta, anche eclatante, a tutela dei servizi e dei lavoratori. Un “gira la ruota” periodico che chissà questa volta dove si fermerà.
Simona Pace
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