
Chi sbaglia in montagna paga e la Lega chiede alla Regione di stabilire il “listino” dei prezzi da presentare a chi si farà cogliere dall’imprudenza. I due consiglieri regionali del Carroccio, Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti, hanno scritto di proprio pugno al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e al Direttore Generale, Antonio Sorgi, per sollecitare l’attuazione dell’articolo 11 della legge regionale.
I leghisti vogliono definire il conto da presentare a chi richiederà gli interventi di soccorso ed elisoccorso in ambiente impervio o ostile qualora non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso. Un modo per dissuadere gli scalatori o gli alpinisti meno esperti ad avventurarsi in montagna senza le dovute precauzioni. A imporlo è la legge, che prevede che i soggetti recuperati partecipino alla spesa dei trasporti. La compartecipazione è aggravata nel caso in cui si ravvisi un comportamento imprudente.
“È una misura di buon senso che, oltre a responsabilizzare escursionisti e turisti, permetterebbe alla Regione di disciplinare in modo equo l’impiego delle risorse pubbliche e di valorizzare il lavoro delle strutture di soccorso”, spiegano i consiglieri leghisti.
La norma è già in vigore in gran parte delle regioni dell’arco alpino: Trentino Alto Adige, Lombardia, Valle d’Aosta, Veneto e Lombardia.
“L’Abruzzo non rappresenta un’eccezione – proseguono i leghisti -, ma si allinea a una prassi consolidata a livello nazionale nelle aree montane. Dopo quasi nove anni dall’entrata in vigore della legge riteniamo sia il momento di completare il suo percorso, stabilendo dunque il piano tariffario dei servizi e definendo la quota di compartecipazione alla spesa, tenendo conto di alcuni criteri già previsti come la riduzione del 20% per i residenti in Abruzzo”.
…PROPOSTA GIUSTISSIMA…CHI SBAGLIA O AZZARDA PAGA, NON E’ GIUSTO CHE SIA SEMPRE LA COLLETTIVITA’ A SBORSARE SOLDI….MARSILIO FORZAAA….