Nella città alle prese col restyling, tra buche e voragini riempite, dopo le numerose polemiche di residenti ed esercenti, e sampietrini in discesa libera riposizionati, si fa largo un altro vistoso problema.
Questa volta a presentare il conto del tempo è il ponte Capograssi che appare danneggiato, sventrato, quasi reduce da una scheggia in pieno passaggio.
Segni del logorio e dell’incuria per un’infrastruttura importante progettata negli anni 60, frequentatissima dai pedoni, un’arteria fondamentale di passaggio che collega la vecchia Sulmona alla nuova, che lo scorso anno fu chiusa per alcuni giorni al traffico e alla sosta, sotto verifica per dei giunti spostati a causa del terremoto.
Nel frattempo corso Ovidio ha recuperato la sua stabilità e le vie del centro hanno ripristinato il decoro del manto storico, i lavori sono partiti lo scorso 9 ottobre, via Roma, via D’Eramo, via Marselli, via Gramsci, largo Faraglia, l’urbe dopo il check up è sotto i ferri di un’operazione a cuore aperto perché le condizioni delle numerose voragini si mostravano alquanto critiche e pericolose. Dunque, cantieri disseminati in città e che, “buca al piede”, sembrano destinati a crescere.
Anna Spinosa
In realtà è la messa in atto del gioco “Campana”
Sono passato ieri sul ponte Capograssi ed ho constatato che la pavimentazione è stata quasi completamente sistemata; restano poche piastrelle che fanno ancora lo scherzo dello “schizzo”; forse perché siamo a carnevale.