Snam archeologa: al via gli scavi a marzo

Data fissata per l’inizio lavori della centrale di spinta di Case Pente, ovvero per le operazioni di verifica e bonifica che riguarderanno la ricerca di eventuali ordigni bellici sotterrati o ancora di siti archeologici. Ipotesi già acclarata quest’ultima e per la quale Snam, in accordo con la sovrintendenza, dovrà solo valutare l’entità di quello che uscirà dagli scavi di Case Pente. Se insomma la domus romana o l’agglomerato urbano antico è di dimensioni e valore così importante da richiedere un progetto di valorizzazione apposito. La Snam è pronta a finanziare l’operazione e a spostare eventualmente di qualche metro la centrale, con un piano che garantisce la coesistenza della centrale con la storia del territorio.

Si vedrà, intanto dal primo marzo inizierà la bonifica che dovrebbe durare, imprevisti permettendo, due o tre mesi, al fine cioè di fare posto alla costruzione della centrale vera e propria per il mese di giugno.

Di certo, anche dopo gli annunci e la visita della Meloni in Libia, governo e Snam accelerano sulla trasformazione dell’Italia in un hub del gas europeo, ruolo a cui sarà indispensabile la centrale di Sulmona e il gasdotto annesso. Per questo, anzi, la Snam ha intenzione di anticipare l’entrata in esercizio di almeno un semestre e far trovare pronta all’uso l’opera per giugno 2026.

La fase di consultazione pubblica imposta da Arera, spiegano da Snam, dovrebbe essere conclusa già la prossima settimana con le controdeduzioni all’opposizione fatta da alcuni Comuni, a partire da quello di Sulmona.

Nonostante i dubbi sulla convenienza dell’opera, infatti, gli ultimi annunci a passaggi politici, fanno intuire che difficilmente il ministero tornerà indietro sulla scelta fatta.

4 Commenti su "Snam archeologa: al via gli scavi a marzo"

  1. La partita è persa. Si cerchi almeno di sfruttare al massimo eventuali ricadute positive.

  2. Parlare di partita persa…. Dopo un 2022 da incubo e uno scenario simile per i prossimi anni mi sembra “anomalo”…. L’Italia è da sempre spezzata in 2 per ciò che riguarda le forniture estere, con il completamento di quest’opera non sarà più così… E sarà un bene per tutti.

  3. francesco.valentini1935 | 30 Gennaio 2023 at 19:55 | Rispondi

    Se l’Italia vuole fregiarsi ancora del titolo di patria del Diritto non dovremmo considerare persa la battaglia Snam. Fa pensare l’atteggiamento oltraggioso di questo Governo chexsta festeggiando “i cento giorni” di napoleonica memoria (ricorsi storici,permettendo):alla nascita di questo capolavoro la Francia espresse qualche riserva (invasione di campo,giustamente) e ci inalberammo:alla luce di quello che aspetta la Valle Peligna non mi sembra che avesse tutti i torti:democrazia distorta di fronte ad interessi economici che la coscienza verde ha deciso di superare:cosi va il mondo.

  4. Transizione ecologica !!! | 31 Gennaio 2023 at 04:46 | Rispondi

    Progetto anacronistico, insensato, antieconomico, devastante per il territorio ,inutilmente controcorrente, insalubre! Chissà quali altri interessi nasconde ! Questo è! Alla faccia della transizione ecologica!

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