Snam, firmato il decreto per realizzare il metanodotto. Lavori entro due anni

A nulla sono valsi gli studi snocciolati dal Comitato No Hub del Gas di Sulmona, così come non è bastata l’esplosione di una centralina Snam nel beneventano, per far tornare sui propri passi il Governo in merito alla realizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno e della centrale di compressione in località Case Pente di Sulmona.

Oggi, infatti, la dirigente Infrastrutture e sicurezza del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Marilena Barbaro, ha firmato il decreto di autorizzazione del progetto definitivo del metanodotto Sulmona-Foligno, dando così il via alla costruzione e all’esercizio dell’opera. I lavori partiranno entro due anni, e verranno ultimati nel 2027, rendendo così operativo il gasdotto.

Il metanodotto sarà lungo 169,2 chilometri. L’opera è inserita nei Piani decennali di Snam 2014-2023 e nella lista dei Pci Ue, costituendo uno dei cinque tratti funzionalmente autonomi della “Linea Adriatica”, che consentirà di incrementare le capacità di trasporto del gas proveniente dai punti di entrata della rete nazionale ubicati nel Sud Italia nonché il potenziamento delle reti locali esistenti, l’aumento della flessibilità del sistema e un ulteriore miglioramento del livello di affidabilità per la fornitura, assumendo una valenza strategica per il sistema nazionale di trasporto del gas.

Secondo quanto riportato nel decreto, l’opera viene dichiarata di pubblica utilità. Inoltre, viene imposto a Snam Rete Gas di adempiere alle prescrizioni deliberare dal Consiglio dei Ministri, in particolare la progettazione e realizzazione del metanodotto “in conformità agli esiti delle verifiche svolte da un ente terzo, con specifico riguardo alla mappatura delle faglie note presenti lungo il tracciato.

10 Commenti su "Snam, firmato il decreto per realizzare il metanodotto. Lavori entro due anni"

  1. Quanto profondo imbarazzo nel leggere all’interno del documento autorizzativo il giustificativo dei “tratti funzionalmente autonomi” e il “nonchè potenziamento delle reti locali esistenti”, ma avrà prodotto lo stesso imbarazzo a chi ha compilato e firmato il decreto? Chissà!!!
    Le bugie fatte verità per causa di pubblica UTILITA’ (altrui).

  2. Gabriele Bertozzi Beltrami | 30 Novembre 2022 at 12:59 | Rispondi

    Evviva la Snam. Ho avuto il privilegio di conoscere e lavorare per Snam dal 1978, per almeno un lustro. Ero il Tecnico responsabile dei lavori che venivano eseguiti dalla C.R.C. (cooperativa ravennate costruttori) per conto di Snam, nei Comuni di Lugo, Fusignano, Alfonsine, Conselice, Bagbaxacallo, Massalombarda e di Villanova di Bagnacavallo. Dirigenti, Tecnici, Capi Reparto e personale preparatissimi, iper professionali, capacissimi. Contabilità assolutamente corrette e corrispondenti con le mie. Una grandiosa, preziosissima esperienza

    • Buon per lei la sua maturata esperienza lavorativa e finanziaria, come per altri suoi colleghi, chissà, potrebbe essere andato diversamente. Come nulla aggiunge e nulla toglie alle motivazioni addotte alla futura realizzanda opera.

  3. Leonardo Gravina | 30 Novembre 2022 at 23:54 | Rispondi

    Chi è contro quest’opera e’ contro gli interessi nazionali per puro spirito di contraddizione.
    Non ci sono vere motivazioni serie contro l’opera è quello che significherà per la comunità.

    • Molti di questi sono supportrs di quelle forze politiche che nel 2018 hanno condonato ISCHIA e cancellato la struttura contro il dissesto idrogeologico che avrebbe impedito, fra le altre, la recente tragedia di Senigallia e con capziosi e insensati cavilli stanno bloccando decine di cantieri finanziati dal PNNR.

    • Ah! E di grazia, mi illumini! Perché il metanodotto che doveva originariamente passare in mare, con una linea retta e notevole risparmio economico ha poi, miracolosamente “virato” verso le aree interne? Che forse, forse forse Pescara abbia avuto qualche dubbio al riguardo? Dubbi ovviamente senza nessuna motivazione logica,NO, nessuna motivazione seria, NO, solo contro gli interessi nazionali,( volutamente in minuscolo) o che forse…ma sì dai, ha voluto farci un regalo, e che ingrati noi sulmonesi a non volere una centrale di spinta, in un territorio che vorremmo a ispirazione turistica, ma sai che razza di attrattiva sarebbe? Già mi ce li vedo i giapponesi a fotografare la mitica centrale da ogni angolazione possibile.
      P.s. le possibili ricadute a livello di salute sui residenti, dai ma mica vogliamo metterci a sottolinearle.

  4. Alcuni hanno una mentalità arcaica e senza prospettive. Bisogna sviluppare anche il nucleare.

  5. Il metanodotto è stato bloccato per 12 anni!! Progettazione pronta nel 2010, ora da rifare!
    Tanta gente ignorante si oppone alle opere senza conoscerne i contenuti e la loro utilità (vedi TAP)

  6. Alvise manfredi | 1 Dicembre 2022 at 10:33 | Rispondi

    Finalmente si decide, inbarba ai numerosi negazionisti di cui è pieno l’Italia.L’opera è necessaria,il gasdotto adriatico è ormai vecchio per sopportare più pressione.

    • Mi perdoni, ma questa deduzione è sua o l’ha estrapolata da qualche fonte “certa”? Perché se così fosse la sua è una “BOMBA G”!
      Vi sono problemi di limiti di tenuta da lasciar pensare al peggio? O vuol forse lasciar intendere che il tratto costiero verrà messo a breve fuori servizio e quindi è impellente la costruzione all’interno della Regione? O che si poteva costruirne uno nuovo al fianco dello stesso e non si è fatto per motivi economici più che tecnici?

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