Snam, il Comune ricorre al Consiglio di Stato. Regione assente. Di Girolamo: “Colpa della Lega”

Il Comune di Sulmona e quelli del territorio ricorreranno al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dato ragione alla Snam sulla centrale di compressione. E’ quanto è stato annunciato oggi nell’aula di palazzo San Francesco nella prima sessione della due giorni dedicata ad una battaglia in cui il territorio, nonostante tutto, continua a credere.

“La sentenza di primo grado presenta evidenti carenze – ha spiegato l’avvocato Alfonso Celotto – e su tutte quella che non riconosce la scadenza della Via, di fatto non applicando una legge che prevede che l’autorizzazione sia calata in un determinato contesto storico”.

Il ricorso sarà presentato entro un mese, periodo nel quale dovranno essere raccolte quante più informazioni possibili per presentarsi davanti ai giudici di secondo grado, come quella suggerita dall’ex sottosegretario Mario Mazzocca, di far valere il diritto sugli usi civici e ancora tutte quelle che usciranno domani dalla seconda giornata di convegno.

La questione, però, è anche e soprattutto politica e l’assenza oggi di delegati del governo regionale ha lasciato molta amarezza nel sindaco Annamaria Casini (“Occorre che la Regione sciolga rapidamente la riserva sulla sua posizione perché – ha detto -, prima ancora che tecnica, riteniamo che la scelta sia politica in relazione alla volontà o meno di ascoltare le ragioni e le posizioni di un intero territorio”) e nei comitati che trovano inaccettabile la risposta data dall’assessore Nicola Campitelli al consigliere 5 Stelle Giorgio Fedele, secondo la quale l’assessore non sarebbe “né favorevole, né contrario”.

Ambigua anche la posizione del governo centrale, anzi più che ambigua, per usare le parole della senatrice Gabriella Di Girolamo “orientata alla non contrarietà alle opere”. Per buona pace dei fiumi di promesse fatte durante la campagna elettorale.

“I contraenti di governo – così chiama i leghisti la senatrice pentastellata – vogliono le opere e bloccano l’azione di lotta contro centrale e gasdotto, impedendo persino le risposte alle nostre interrogazioni. Dove sono i leghisti nazionali, regionali e locali? – chiede la Di Girolamo – noi ci assumiamo le nostre responsabilità e ci aspettiamo che anche gli altri lo facciano”.

A sostegno della battaglia e a premere perché anche la Regione ricorra al Consiglio di Stato, c’erano poi i consiglieri regionali Marianna Scoccia, Giovanni Legnini e Giorgio Fedele: tre componenti diverse del consiglio, ma nessuno, davvero, con ruoli operativi e di maggioranza.

2 Commenti su "Snam, il Comune ricorre al Consiglio di Stato. Regione assente. Di Girolamo: “Colpa della Lega”"

  1. Mi sembra uno squallido e spaventoso fuggi fuggi.
    Lega e 5Stelle incapaci di mantenere le promesse elettorali. La Regione non c’è mai, nè su questo nè su altro.
    Deve capire, se vuole farlo

  2. Antonio Rossini | 27 Giugno 2019 at 09:55 | Rispondi

    Ma vi rendete conto di che state parlando? Si tratta di un progetto trasnazionale.
    Il gasdotto viene da lontano, dall’Asia , raggiunge l’Europa, non solo l’Italia. Vuol dire che soddisfa esigenze industriali e domestiche di milioni e milioni di persone.
    Di che stiamo parlando?
    Non è un capriccio, è una necessità. E’ il nostro domani.
    Ma noi nelle nostre case usiamo, forse, la carbonella o il gas?

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