Snam, non cessa la rabbia dei Comitati: “Marsilio come Giuda Iscariota”

Due giorni fa l’etichetta che fu attribuita al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, fu quella di Ponzio Pilato. Lui, colpevole di essersi lavato le mani sulla questione metanodotto, disinteressandosi completamente del territorio nelle varie riunioni tra Comuni, MISE e, appunto, Regione per discutere sulla fattibilità dell’opera.

Oggi, i Comitati Cittadini, invece, parlano di Giuda Iscariota, che avrebbe tradito l’Abruzzo per trenta denari. Sempre personaggi biblici. Sempre l’ambientazione della Galilea a fare da sfondo. Non cambia nemmeno il bersaglio. Quel presidente di Regione che ieri è andato a distribuire i fondi (cinque milioni di euro, di cui quasi tre e mezzo a Sulmona) per quei Comuni che verranno interessati dal passaggio del gasdotto Snam.

“Non c’è denaro che possa ripagare la devastazione ambientale – scrivono i Comitati -, i danni alla salute, all’economia locale e i rischi per la sicurezza dei cittadini. Se ha ancora un residuo di dignità svolga il compito per cui è stato eletto e, anziché continuare ad ingannare i Sindaci, dia subito mandato agli avvocati della Regione affinché impugnino il provvedimento con cui il governo ha schiacciato la democrazia e le sacrosante ragioni del territorio”.

“Sono i dati pubblicati dallo stesso governo che dimostrano la totale inutilità della centrale e del metanodotto – proseguono i Comitati -. Gli stoccaggi sono pieni al 90 per cento in anticipo rispetto allo scorso anno; l’Italia dispone di maggiori quantitativi di gas rispetto al 2021, tanto che lo rivende ad altri paesi Europei. Le infrastrutture metanifere interne sono sovradimensionate e lo saranno sempre di più nei prossimi anni per via della forte crescita delle energie rinnovabili e della improcrastinabile necessità di abbandonare i combustibili fossili se vogliamo salvare il clima e con esso la vita sul pianeta terra”.

“Autorizzare un’opera non vuol dire che essa sarà comunque realizzata – concludono i Comitati. Vi sono esempi diversi al riguardo: il grande metanodotto IGI – Poseidon, da Israele all’Italia, è stato autorizzato oltre 15 anni fa ma i lavori non sono mai partiti, come pure il raddoppio del gasdotto Sulmona-Oricola autorizzato molti anni fa ma mai messo in cantiere. La battaglia non è conclusa: per il metanodotto deve ancora essere effettuato il fondamentale studio dell’INGV lungo tutto il tracciato e, per la centrale, devono ancora essere eseguiti gli scavi archeologici preventivi. Ricordiamo che la Soprintendenza ha affermato che già dalla ricognizione archeologica effettuata dalla Snam nel 2019 – che ha individuato materiale archeologico antico sull’intera area di epoca italica e romana -, si può ipotizzare una delocalizzazione dell’opera. Il nostro auspicio è che i Comuni non cedano al ricatto del tintinnio del denaro, non forniscano al carnefice la corda con cui impiccare il territorio”.

Ultimi appelli di quindici anni di lotte, che difficilmente potranno cambiare il destino di un territorio, che si appresta ad ospitare quello che, a detta degli esperti, sarà un gasdotto che ci renderà indipendenti dalla Russi e dai suo combustibili fossili. Prevedendo, quindi, una guerra che continuerà per altri cinque anni. E al momento, visti i venti che tirano, non sarebbe neanche la più catastrofica delle ipotesi.

7 Commenti su "Snam, non cessa la rabbia dei Comitati: “Marsilio come Giuda Iscariota”"

  1. Non dobbiamo mollare ! Non tutto é perduto, ma non si possono riporre speranze in chi ci ha venduto!

  2. Illusi,continuate a votarli che prima o poi altro che metanodotto….

  3. carissimi comitati no-hub, no-centrale, no-gasdotto, no è basta, vi ricordo (come spiegato al sindaco di sulmona in diretta tv) che le potiliche energetiche spettano al Governo di uno Stato, autorità istituzionalmente più elevata in un paese democratico. Non si accettano dittature di piccoli gruppi ambientalisti.

  4. Evolvere le propie idee è segno di maturità sociale, qui in Italia occorre accettare anche le idee e le scelte di altre persone, qui siamo in democrazia.
    e poi basta a dire farlocche notizie, abbiamo il 90 % di gas, le nostre riserve ci bastano (quindi accettate l uso del gas… ) e non ne volete importate di più solo per venderlo ai paesi nord europa! vergogna visto che sd oggi il gas che abbiamo consumato attraversava paesi dell europa…
    e poi il gasdotto poseidon è fermo da 15 anni…

  5. ps
    solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione.

  6. francesco.valentini1935 | 8 Ottobre 2022 at 19:46 | Rispondi

    Una lotta decennale fatta da persone che hanno sacrificato la propria esistenza opponendosi ad un misfatto ambientale finita nel nulla:penso proprio che la nostra democrazia non sia proprio vendibile. Il popolo sovrano sulla carta deve solo subire e dare voti a chi ci propinera’ trenta denari:questo “signore” potra’ venire in qualsiasi momento a riscuotere:Sulmona “dimentica ” facilmente gli autori delle sue rovine ,anche con qualche mandato parlamentare:leggo di gente che accusa di antistoricita’ i Comitati anti Snam:e vogliamo lamentarci perche’ le cose in Italia non vanno?Il luccichio di qualche moneta e la barca va,come diceva una orecchiabile canzone di qualche anno fa:povera Citta’.

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