Asia era una cagnolona bianca come la neve che copre le vette delle montagne. Un dogo argentino di 40 chilogrammi, dall’aspetto maestoso. Tanto solenne quanto affettuosa e docile. La sua unica colpa, se mai in questa triste storia dovesse essercene una, è quella di vivere di istinti come ogni animale; e come tale Asia, la scorsa domenica, ha mangiato un boccone di troppo. L’ultimo, purtroppo, della sua vita.
Tutto accaduto in pochi minuti: la solita uscita mattutina in zona Bagnaturo, Asia che inizia a non sentirsi bene durante la camminata, la corsa per capire cosa le stava accadendo e poi il doloroso trapasso. Il colpevole della sua scomparsa è l’uomo, in quanto tale. L’arma del delitto, si sospetta, un boccone avvelenato, messo lì con ogni probabilità per evitare incursioni in zona da parte dei lupi.
La palla ora passa alla Asl, che però non ha ancora ricevuto alcuna segnalazione in merito da quanto fanno sapere dall’Azienda Sanitaria Locale. Toccherà a loro capire la causa del decesso di Asia. Intanto a Bagnaturo c’è chi ha iniziato a evitare passeggiate all’altezza della cava per paura di poter incappare con il proprio animale in altri bocconi avvelenati. “Troppa sofferenza inutile – scrivere Roberta, la proprietaria di Asia – vite spezzate a seguito di una sola passeggiata per respirare un po’ di senso di libertà e benessere considerando il periodo storico che viviamo”.
Auguro all’avvelenatore di fare una fine più dolorosa della povera Asia.
Certo che se qualcuno lo scopre gliele fa mangiare
Si sospetta… Leggete bene! La caccia alle streghe non serve.
Si “sospetta” solo perché non abbiamo ancora i risultati delle analisi del materiale vomitato da Asia prima di morire improvvisamentente. Pezzettini rossi di certo non erano fiori! L’evidenza dei fatti lascia poco spazio all’interpretazione.
Quale caccia alle streghe. Una settimana fa ho trovato 3 polpette avvelenate sotto casa. Zona via Lamaccio. Portate alla Asl per analizzarle ma il veleno era quello per topi.